Master 1000 Roma, Sinner supera De Jong e centra gli ottavi al rientro

Sinner

Se l’obiettivo di Sinner era vincere almeno una partita a Roma, il traguardo è già stato superato. Ma conoscendo il numero 1 del mondo, non sarà il 6-4; 6-2 con cui si è liberato di Jesper de Jong a renderlo veramente soddisfatto, lui che di perdere proprio non ne vuole sapere. In arrivo adesso la sfida di ottavi contro l’argentino Cerundolo, che proprio al Foro Italico eliminò l’azzurro due anni fa.

La partita

Inizia molto bene Sinner, preciso da fondo e letale con i piedi dentro il campo. Ma sul 4-1 con doppio break perde la concentrazione, probabilmente causa di un ritmo partita ancora da ritrovare, e in un amen de Jong impatta sul 4-4. Qui però l’altoatesino strappa il servizio all’avversario e da campione chiude un set che si era notevolmente completato.

Jannik allunga all’inizio della seconda partita. Sul 3-1 il tennista olandese cade rovinosamente sul polso, procurandosi un fastidio che non gli consente di competere all’altezza. Da qui in avanti il match è solo ed esclusivamente uno scorrere dei punti in attesa della stretta di mano. Alla fine il punteggio dice 6-4; 6-2. Il tre volte vincitore slam è agli ottavi di finale.

Le parole a caldo

“Sono partito molto bene, poi sono calato”, ha analizzato subito dopo la fine della partita Sinner. “Ogni partita è importante per me in questo momento”, ha proseguito. “Non sono al livello a cui vorrei ma spero di migliorare. So che devo alzare l’asticella e proverò a farlo”, ha poi concluso.

Un’ analisi lucida e sincera quella dell’italiano. Che più di tutti sa realmente quelle che sono le sue sensazioni attuali e conosce invece quelle che è in grado di raggiungere su un campo da tennis. C’è ancora del lavoro da fare per eguagliare il livello pre sospensione. Intanto però lui vince e accumula minuti di gioco. La prima tappa nel viaggio per ritrovare la miglior versione di sé stesso.

Sinner in azione a Roma
Il prossimo turno

Sarà l’argentino Francisco Cerundolo lo sfidante di Sinner per un posto ai quarti di finale. L’argentino è un ottimo terraiolo, capace di battere solo qualche giorno fa niente di meno di Alexander Zverev e di sconfiggere l’azzurro proprio su questi campi nel 2023. Il tennista sudamericano non ha colpi potentissimi, ma sa fare bene più o meno tutto. Sopperendo alla minor velocità di palla con un timing perfetto, che gli consente di sfruttare la velocità di crociera dei suoi avversari.

Inutile nasconderlo. Sarà questo il primo vero test rilevante per capire la forma del nativo di San Candido. Che dovrà alzare l’asticella rispetto a quanto fatto vedere il 12 maggio contro de Jong. Sicuramente non potrà concedersi lunghi passaggi a vuoto. E poi sarà da valutare la tenuta fisica e mentale in caso di un match combattuto. Il pubblico potrebbe rappresentare un fattore. Il resto però starà nel braccio e nelle gambe di Jannik, che certamente vorrà dimostrare di essere tornato veramente.

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