Dopo l’intervento da Fabio Fazio a “Che Tempo che fa”, Emmanuel Macron si rivolge agli oltre 500 milioni di cittadini europei, per proporre un nuovo “Rinascimento europeo“. Tra le proposte vi è la «revisione totale» di Schengen. «Cittadini d’Europa – si legge nella missiva anticipata su Twitter in tutte le lingue dell’Unione, tra cui l’italiano – se mi prendo la libertà di rivolgermi direttamente a voi, non è solo in nome della storia e dei valori che ci accomunano, ma perché c’è urgenza… Mai, dalla Seconda Guerra Mondiale, l’Europa è stata cosi’ necessaria, e tuttavia non è mai stata così in pericolo».
La lettera è divisa in tre paragrafi principali: “Difendere la nostra libertà”, “Proteggere il nostro continente” e “Ritrovare lo spirito del progresso”. Al suo interno, Macron parla di Brexit definendola un «simbolo della crisi dell’Europa che non ha saputo rispondere al bisogno di protezione dei popoli dinanzi ai grandi shock del mondo contemporaneo».
«Chi disse ai britannici la verità sul loro avvenire dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue? Chi disse loro che avrebbero perso l’accesso al mercato europeo? Chi evocò i rischi di pace in Irlanda tornando alla frontiera del passato?», si chiede retoricamente Macron, prima di avvertire: «Il ripiegamento nazionalista non propone niente, è un rifiuto senza progetto. E questa trappola minaccia tutta l’Europa».
La lettera aperta, indirizzata agli europei e tradotta in 24 lingue, è stata pubblicata sulle testate di 28 paesi dell’Unione europea, inclusa la Gran Bretagna. Al suo interno, Macron propone anche la creazione di una “Banca europea per il clima” e un “patto” per lo sviluppo dell’Africa oltre che una grande conferenza per le riforme europee entro fine anno.
«Ovunque – scrive Macron – i cittadini chiedono di partecipare al cambiamento. Allora, entro fine anno, con i rappresentanti delle istituzioni Ue e gli Stati, creiamo una Conferenza per l’Europa con l’obiettivo di proporre tutti i cambiamenti necessari al nostro progetto politico, senza tabù, neanche la revisione dei trattati». L’invito è rivolto a tutti i cittadini europei per «tracciare insieme il cammino di un Rinascimento europeo».