Il 17 maggio 1972 veniva assassinato il commissario Luigi Calabresi, durante un attentato organizzato da alcuni esponenti di Lotta Continua. Per ricordarlo, la mattina del 18 maggio è stata organizzata una cerimonia commemorativa, in occasione del 48esimo anniversario della sua morte. Oltre a lui sono state omaggiate le vittime della strage del 17 maggio 1973 in via Fatebenefratelli 11. Il poliziotto nel 1969 venne inizialmente accusato dall’opinione pubblica di sinistra di essere uno dei responsabili della morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli, fu poi assolto dall’accusa nel 1975. La cerimonia è iniziata con la celebrazione della Santa Messa alla caserma Garibaldi, in piazza Sant’Ambrogio. Tra i presenti c’erano i familiari di Calabresi e alcuni rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, che prima della funzione si sono raccolti sulla targa commemorativa in via Cherubini. Alle 11 il questore Sergio Bracco e il prefetto di Milano Renato Saccone hanno accolto in questura Gemma Capra, la vedova del commissario, e i figli Mario, Paolo e Luigi. I quattro hanno deposto una corona inviata dal Capo della Polizia sul busto del commissario Calabresi, che si trova nel cortile interno. La stessa azione è stata compiuta all’esterno sulla lapide in memoria di Gabriella Bortolon, Felicia Bartolozzi, Federico Masarin e Giuseppe Panzino, le quattro vittime della strage del 1973 in cui rimasero ferite anche 52 persone.