La Lombardia è la quinta regione italiana per quanto riguarda la mafia infiltrata in settori come edilizia, movimento terra e rifiuti. Supera in classifica anche la Sicilia per infiltrazioni mafiose nel cosiddetto ciclo del cemento e dei rifiuti. Nel 2017, secondo i dati Legambiente resi disponibili dal rapporto mafia, commissariato dalla Regione all’Osservatorio sulla criminalità organizzata dall’Università Statale, in Lombardia sono state accertate almeno 253 infiltrazioni nel settore del cemento, che rappresentano circa il 6,5% del totale nazionale, a fronte di 319 denunce e nessun arresto.
Più in basso nella classifica c’è la Campania, che da sola rappresenta il 18% del totale nazionale, con Calabria, Puglia e Lazio. Dopo la Lombardia, invece, ci sono Toscana e Sicilia. Le peggiori province su scala nazionale sono le campane Avellino e Napoli. Anche il settore della gestione dei rifiuti ha visto crescere la sua rilevanza per la criminalità organizzata nelle regioni del Nord. Lo smaltimento illegale dei rifiuti pone la Lombardia all’ottavo posto nazionale con 399 infrazioni accertate, 21 arresti e 268 sequestri.
Aumentano anche gli incendi appiccati da chi gestisce illegalmente i rifiuti. Con 124 incendi, le regioni del Nord rappresentano quasi la metà del totale italiano. La Lombardia è anche la prima regione italiana per quanto riguarda le mafie straniere. In particolare è forte in Lombardia la criminalità dal Sud America, dall’Europa dell’Est, dalla Cina, dalla Russia e dall’Africa. Queste ultime hanno preso il controllo di campi ormai abbandonati dai clan italiani: tra questi il traffico della droga, di esseri umani e la prostituzione.
La provincia di Milano è quella in cui la criminalità organizzata straniera si è maggiormente radicata. Seguono Brescia, Varese e Bergamo. In particolare, la mafia cinese e sudamericana si avvalgono di nuove gang giovanili, che cercano di affermarsi nel traffico della droga, prostituzione ed estorsione. Il riciclaggio di denaro è invece l’attività predominante nei gruppi criminali russi.