Si sono concluse le elezioni regionali in Lazio e Lombardia. Secondo i primi exit poll la coalizione di centrodestra sarebbe la più votata dagli aventi diritto. Si riconferma il presidente uscente lombardo Attilio Fontana, mentre Francesco Rocca conquista il Lazio dopo dieci anni di governo di centrosinistra. In entrambe le regioni, le opposizioni non sfondano.
In entrambe le regioni l’affluenza definitiva risulta in forte calo. Stando alle fonti Ansa, si attesta al 37,2% in Lazio e al 41,6% in Lombardia.
La riconferma in Lombardia
«C’è grande soddisfazione, i cittadini mi hanno capito». Così il neo presidente lombardo Attilio Fontana sulla vittoria alle elezioni regionali della coalizione di centrodestra. Il governatore leghista ha ottenuto il 54,3% dei voti, sorpassando di quasi 21 punti Pierfrancesco Majorino, candidato lombardo per il centrosinistra. «Un risultato che rafforza il governo» ha dichiarato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Secondo le proiezioni fornite dall’Ansa, Fratelli d’Italia si riconferma primo partito dello schieramento con il 25,8% delle preferenze. Seguono la Lega e Forza Italia, rispettivamente con il 17% e 7,8%. Risultati opposti rispetto alle scorse elezioni regionali del 2018, quando il Carroccio fu il partito più votato, ottenendo quasi il doppio dei consensi. In quell’occasione il partito di Berlusconi si attestò al 14,3%, mentre il partito di Meloni fece da fanalino di coda.
Il Lazio si sposta a destra
Dopo un decennio di governo di Nicola Zingaretti, il Lazio torna ad avere un presidente di centrodestra. Francesco Rocca ha ottenuto il 52,9% delle preferenze, staccando di quasi 20 punti Alessio D’Amato, il candidato sostenuto dal Partito Democratico e Terzo Polo.
Fratelli d’Italia ottiene il 34% surclassando gli alleati di Lega e Forza Italia che rimangono fermi rispettivamente al 6% e 5,5%. Situazione completamente ribaltata rispetto al 2018 quando Forza Italia si risultò il primo partito della coalizione.
I giallorossi deludono
Pierfrancesco Majorino ha riconosciuto subito il successo degli avversari dichiarando: «È stata una vittoria netta della destra. Non avere una leadership nazionale ci ha costretto a fare sempre un di più».
In Lombardia il Partito Democratico ha ottenuto il 21,2% dei voti, mentre il Movimento 5 Stelle – suo alleato alle regionali – solo il 4%. Entrambi i partiti registrano un calo di preferenze rispetto al 2018 quando il PD si attestò al 19,2% superando i Cinque Stelle di quasi due punti.
Il Terzo Polo non sfonda
Diversi alleati ma stessa sorte per il Nazareno nel Lazio. La coalizione composta da PD e Terzo Polo, in sostegno di Alessio D’Amato, ha ottenuto il 34% delle preferenze. Un risultato che non può soddisfare Azione-Italia Viva ferme al 5,2%. Al Partito Democratico non è bastato il 21,4% per rieleggere un candidato di centrosinistra.
«La sconfitta di oggi è in continuità con quella delle politiche del 25 settembre scorso – ha commentato il candidato alla segreteria Dem, Stefano Bonaccini, – dove un PD ridotto e un campo progressista diviso regalano un’altra vittoria alla destra, anche quando è in difficoltà».