Due team europei di linguisti detective avrebbero scovato i fondatori di QAnon, movimento complottista e cospirazionista, grazie a un software capace di analizzare lo stile di scrittura. La storia è stata raccontata dal New York Times.
I volti dietro a Q
A condurre la ricerca un gruppo svizzero, che fa capo alla startup OrphAnalytics, e un gruppo di linguisti computazionali francesi. Stando ai risultati, l’autore del primo messaggio firmato Q sarebbe Paul Furber, 55enne sudafricano di Johannesburg. Furber, che di professione fa lo sviluppatore di software, avrebbe scritto nell’ottobre del 2017 un post criptico in cui invitava ad aprire gli occhi: «Molti nel nostro governo sono adoratori di Satana». A questo punto –sostengono i ricercatori – sarebbe intervenuto un americano, Ron Watkins, che, sotto pseudonimo, avrebbe commentato e rilanciato i post di Furber, contribuendo alla loro diffusione.
Furber e Watkins negano
Nonostante la ricerca abbia un margine di affidabilità del 99%, i due presunti fondatori Furber e Watkins hanno negato. Tuttavia, lo stile di scrittura, la successione delle parole e il lessico utilizzato sembrerebbero lasciare poco spazio all’immaginazione. Se davvero i linguisti avessero svelato il mistero dell’identità di Q, per QAnon sarebbe un duro colpo. I messaggi dell’organizzazione (leader democratici che gestiscono un traffico di bambini, poteri occulti che vogliono dominare il mondo), perderebbero la loro forza dirompente.
QAnon, figura mitica
Grazie al complottismo e alla suggestione del personaggio misterioso, Q è diventato negli anni una figura quasi mitica. Milioni di persone si sono riconosciute nei messaggi dell’organizzazione in tutto il mondo. Discretamente seguito in Italia, QAnon riscuote un successo gigantesco negli Stati Uniti. Infatti, ben due esponenti del Congresso americano avevano pubblicamente sostenuto il movimento. Si tratta di Marjorie Taylor Greene (Georgia) e Lauren Boebert (Colorado), entrambe repubblicane, complottiste, rappresentanti dell’ultra destra e fedelissime di Donald Trump. Inoltre, tra coloro che presero parte all’assalto di Capitol Hill il 6 gennaio 2021, molte erano le persone legate al movimento QAnon.
La linguistica computazionale
La linguistica computazionale alla base di questa ricerca, secondo la definizione di Allen (Natural Language Understanding), è una branca della linguistica che analizza ed elabora un linguaggio naturale attraverso l’uso di algoritmi e dati provenienti dall’informatica. In parole povere, la linguistica computazionale, innanzitutto, esplora i dati linguistici di libri, giornali, pagine web, conversazioni, mail, chat. Quindi cerca di sviluppare sistemi informatici dotati di conoscenze linguistiche e capaci di esibire capacità linguistiche equiparabili il più possibile a quelle umane. Infine elabora simulazioni della competenza linguistica umana.