Sono stati liberati questa mattina i diciotto pescatori di Mazara del Vallo, che da ormai più di due mesi erano prigionieri in Libia. «Grande soddisfazione» ha dichiarato Sergio Mattarella dopo la divulgazione della notizia, mentre il premier Conte e il ministro degli Esteri Luigi di Maio sono volati a Bengasi per portare a casa i nostri connazionali.
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— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) December 17, 2020
Sono passati ormai 108 giorni dal primo settembre, quando i militari di Haftar hanno preso in ostaggio i pescatori a bordo di due pescherecci di Mazara del Vallo, l’Antartide e il Medinea. A lanciare l’allarme erano state altre imbarcazioni riuscite però a mettersi in fuga. L’accusa, secondo la Libia, era di violazione delle acque territoriali, anche se nel corso di questi mesi si sarebbe tentato di aggravare la posizione dei marinai accusandoli, in modo infondato, anche di traffico di droga. Tra i 18 pescatori si contano otto italiani, sei tunisini, due indonesiani e due senegalesi.
Nel corso delle trattative con Haftar, la Libia ha chiesto in cambio all’Italia la liberazione di quattro calciatori libici condannati come scafisti di una traversata del 2015 dove morirono 49 migranti e conosciuta come la “Strage di Ferragosto“. La corte d’assise di Catania li aveva condannati a 30 anni di carcere con un processo monitorato anche dall’ambasciata libica, che si presentò addirittura in Tribunale per ascoltare alcune udienze.
A chiedere ad alta voce la loro liberazione anche Bruxelle. Dall’Unione Europea è arrivato in questi giorni l’appello per il rilascio degli uomini da parte delle autorità libiche, «trattenuti da settembre senza che sia stata avviata alcuna procedura legale». Poi la richiesta di Haftar di un viaggio “politico” a Bengasi, una sorta di riconoscimento di ruolo da parte di Conte e Di Maio, e l’annuncio della liberazione dei pescatori dopo l’avvenuto incontro.
«Li aspettiamo domenica, faremo una grande festa per accogliere i nostri pescatori liberati. – Ha commentato il Sindaco di Mazara del Vallo, – Chiediamo al governo di avviare una nuova politica per tutelare i nsotri marittimi nel Mediterraneo» ha aggiunto. I pescatori faranno ritorno a casa sui propri pescherecci, in una attraversata che dovrebbe durare tra le 40 e le 48 ore, a seconda delle condizioni del mare Mediterraneo.