L’8 febbraio 2020, l’Aula della Camera ha definitivamente approvato la proposta di legge costituzionale sulla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, che modifica due articoli della Carta, il 9 e il 41.
Il testo, alla seconda lettura alla Camera, è passato a Montecitorio con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti. Il Senato lo aveva approvato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre, di conseguenza entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum.
RIFORMA DI PORTATA STORICA
Un testo di riforma costituzionale di portata oggettivamente storica. Si tratta della prima modifica in assoluto apportata ai principi fondamentali dal 1948 ad oggi. “Per la prima volta dopo 48 anni andiamo a modificare finalmente un articolo fondamentale della nostra Costituzione” – esulta Michela Vittoria Brambilla, presidente e fondatrice della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente. “Una grande battaglia che si è conclusa nei migliori dei modi grazie alla passione, alla dedizione, alla diligenza di tanti”.
A pochi minuti dal voto di Montecitorio, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha definito epocale la giornata dell’entrata in vigore della legge costituzionale. “Come governo stiamo facendo uno sforzo enorme sul Pnrr” – afferma il ministro – “la transizione ecologica è un po’ questo: riuscire a fare una grande trasformazione che deceleri il riscaldamento, che freni certi eventi avversi a livello meteorologico, mantenendo la sostenibilità sociale”.
WWF, UN PRIMO PASSO IMPORTANTISSIMO
Anche il WWF accoglie con grande soddisfazione la notizia della votazione favorevole della Camera sulla riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione. L’organizzazione considera questa nuova riforma come il presupposto per adeguare strumenti normativi vigenti a tutela della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali. È significativo, inoltre, che questo storico evento coincida con l’anno del trentennale dalla entrata in vigore della legge sulla tutela della fauna selvatica e la disciplina dell’attività venatoria (L. n. 157/1992). “Il voto di oggi rappresenta un fatto storico” – ha commentato Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia – “Finalmente la tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della Repubblica a cui la legislazione futura si dovrà ispirare e a cui la legislazione passata si dovrà adeguare”.