La nasa torna sulla Luna: ci sarà anche un Italiano

Josef Aschbacher, direttore dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha annunciato la partecipazione di tre astronauti europei ad Artemis III, la prossima missione lunare NASA. La notizia è stata data durante la Conferenza Ministeriale dell’Agenzia Spaziale a Brema. Inizialmente prevista per il 2025, la data di partenza definitiva della missione non è stata ancora fissata. Fonti NASA riferiscono però che avverrà entro il 2030.

L’equipaggio sarà composto da quattro astronauti: un francese, un tedesco, un italiano e, probabilmente, un americano. La spedizione rappresenta «una delle imprese ingegneristiche più complesse nella storia dell’esplorazione dello spazio profondo e un passo necessario in preparazione alla prima missione umana su Marte».

La missione

I quattro astronauti partiranno dal Kennedy Space Center a bordo della navicella Orion, l’unica in grado di affrontare un rientro nell’atmosfera a velocità lunare.
La fase iniziale della missione avverrà nell’orbita terrestre e servirà all’equipaggio per effettuare i controlli dei sistemi di bordo. Poi, grazie alla spinta dell’SLS (Space Launch System), l’equipaggio si indirizzerà sulla traiettoria lunare. Durante il viaggio, Orion effettuerà una serie di accensioni correttive per inserirsi con precisione nel campo gravitazionale del satellite.

Il passaggio successivo sarà entrare in NRHO (Near Rectilinear Halo Orbit), un’orbita che permette costanti comunicazioni con la Terra e l’accesso a molte aree della Luna. Una volta in orbita, due astronauti saliranno sulla Starship Human Landing System di SpaceX per compiere l’allunaggio nel polo sud del satellite; gli altri rimarranno a bordo. La missione sul suolo lunare durerà circa sei giorni. 

Il programma della missione Artemis III

Completate le attività scientifiche e operative, i due astronauti decolleranno dalla superficie della Luna e si ricongiungeranno con il resto dell’equipaggio su Orion. Durante la fase di rientro nell’atmosfera terrestre, la navicella viaggerà a circa 40.000 chilometri orari. L’ammaraggio è previsto nell’Oceano Pacifico, dove gli astronauti saranno recuperati dalla Guardia Costiera e dalla Marina degli Stati Uniti. La durata complessiva della missione sarà di circa 30 giorni. «Il materiale e le informazioni raccolte amplieranno la comprensione del sistema solare e del nostro pianeta» fa sapere la NASA.

I candidati italiani: Parmitano e Cristoforetti

A rappresentare il nostro Paese potrebbero essere due volti noti dell’ESA, oggi impegnati nell’addestramento avanzato: Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti. Luca Parmitano, 49 anni, è uno degli astronauti di punta dell’Agenzia Spaziale Europea e il primo italiano ad aver assunto il comando della Stazione Spaziale Internazionale. Ufficiale e pilota collaudatore dell’Aeronautica Militare, vanta oltre seimila ore di volo su più di quaranta velivoli.

Luca Parmitano, asutronauta italiano

Nel 2013 ha debuttato nello spazio con la missione Volare, distinguendosi per competenze tecniche e capacità operative. È tornato in orbita nel 2019 come comandante della Expedition 61, ruolo che ne ha consolidato l’autorevolezza a livello internazionale. Oggi prosegue l’addestramento avanzato dell’ESA in vista del possibile coinvolgimento nella missione lunare Artemis III.

Samantha Cristoforetti, 48 anni, è stata la prima donna italiana ad andare nello spazio. È entrata a far parte dell’ESA nel 2009, dopo 8 anni in Aeronautica. Nel 2015 è diventata l’astronauta ad aver passato più tempo nello spazio in un singolo volo (199 giorni); nel 2022 è diventata la prima donna europea comandante della Stazione Spaziale Internazionale. Sia Parmitano che Cristoforetti vantano curriculum ricchi e partecipazioni a missioni di grande importanza. La decisione finale, però, non sarà basata solo su fattori tecnici, ma anche diplomatici e operativi.

Samantha Cristoforetti, prima donna italiana nello spazio

A cura di Giovanni Martinelli e Sebastiano Lodovici

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