La Cina ha ufficialmente superato il Giappone come paese leader nell’esportazione di veicoli a livello mondiale. La China Association of Automobile Manufacturers (Caam), l’associazione dei produttori automobilistici cinesi, ha dichiarato un totale di 4,91 milioni di veicoli esportati, superiori ai 4,42 milioni di Tokyo, confermati dalla Japan Automobile Manufacturers Association. A spingere l’export di Pechino l’azienda BYD, leader nel settore delle auto elettriche.
Un sorpasso storico trainato dall’elettrico
Il Giappone ha dominato per decenni il mercato delle esportazioni automobilistiche insieme a Germania e Corea del Sud, gli altri due giganti del settore. L’ultima volta che Tokyo è stata spodestata dal primo posto nel podio è stato nel 2016, quando Berlino si impose come leader.
Ora, è il turno di Pechino. Il sorpasso, di cui si parlava già da diversi mesi, finalmente è stato annunciato. Nonostante un aumento del 16% delle esportazioni giapponesi, la Cina ha registrato un incremento record del 57,9% rispetto al 2022. A trainare l’export, il settore dei veicoli elettrici che ha raggiunto il 34% di tutte le esportazioni di auto cinesi nel 2023. I mercati di riferimento sono stati l’Europa e il Sud-Est asiatico, con un occhio rivolto verso la Tailandia in cui sono raddoppiate rispetto al 2022 le esportazioni di auto elettriche, superando quelle destinate verso il Regno Unito.
L’azienda al vertice di questa catena è BYD, che nel quarto trimestre del 2023 ha superato Tesla diventando il numero uno mondiale del settore delle auto elettriche.
Il percorso di crescita dell’azienda cinese è però solo all’inizio. BYD ha annunciato di voler aumentare la produzione fuori dai confini cinesi, con un nuovo stabilimento in Ungheria, destinato al mercato europeo, e di altre espansioni produttive in Sud-est asiatico e America Latina.
Dubbi sui sussidi illegali di Pechino
Christopher Ritcher, analista di CLSA, gruppo di investimento leader nel settore di investimenti alternativi, ha spiegato che l’impennata dell’export cinese ha portato a un aumento delle tensioni commerciali.
In particolare, la Commissione europea ha aperto a settembre un’inchiesta su possibili sussidi illegali da parte del governo cinese ai produttori di veicoli elettrici con l’accusa di concorrenza sleale nei confronti dell’industria automobilistica.
Anche Elon Musk ha commentato l’evoluzione del mercato cinese. Il patron di Tesla, recentemente scalzata dal suo ruolo leader, si è complimentato con i costruttori di pechino, definiti come i «più competitivi al mondo», ma ha anche detto che «se non saranno imposte barriere commerciali, demoliranno la maggior parte delle case automobilistiche».