Dopo Novak Djokovic anche Nikola Jokic. Si allunga la lista di atleti positivi al coronavirus e l’ultimo nome che compare è quello del centro dei Denver Nuggets. A nemmeno 24 ore di distanza dalla notizia ufficiale della positività al virus del campione di tennis, il Covid-19 tocca ancora una volta il mondo Nba.
I due erano stati allo stesso evento, l’11 giugno a Belgrado. Nella capitale serba, il cestista aveva partecipato a una partita di basket di esibizione. Uno degli atleti coinvolti, Nikola Jankovic – giocatore del Partizan Belgrado –, era poi risultato positivo, così come è successo a Djokovic, tra gli invitati di quella esibizione.
Per Jokic quella di Belgrado è stata la prima uscita pubblica dopo il lockdown: dimagrito notevolmente dopo l’ultima partita con i Nuggets dell’11 marzo – giorno in cui il campionato Nba è stato sospeso –, aveva risposto ad alcune domande dei giornalisti e poi si era accomodato in tribuna accanto al numero uno del tennis mondiale.
E mentre Djokovic nel weekend aveva partecipato al discusso Adria Tour, torneo itinerante a scopo benefico, e si era scatenato in discoteca facendo infuriare tutti con un video online, Jokic è tornato a casa. E lì è rimasto. Sarebbe dovuto rientrare a Denver lunedì 15 giugno, dopo aver trascorso il lockdown in Serbia, e invece è rimasto nella sua Sombor.
Per tornare negli Stati Uniti, Jokic dovrà ottenere due test negativi nell’arco di 24 ore. Il governo Trump ha concesso la possibilità agli sportivi professionisti di rientrare nel Paese, nonostante la chiusura dei confini, nulla osta di cui hanno già approfittato Luka Doncic, Kristaps Porzingis e Marc Gasol, tre dei giocatori europei che hanno trascorso il lockdown a casa anziché nella città in cui giocano. Una volta giunto a Denver, dovrà sottoporsi a un test cardiaco e a un ulteriore test per il virus. Se anche quest’ultimo dovesse risultare negativo, il cestista serbo potrà tornare in campo.
Per i Nuggets la situazione non è semplice: Jokic è miglior realizzatore (20.2 punti a partita), miglior rimbalzista (10.2) e miglior assistman (6.9). Se non dovesse rientrare in tempo per la ripresa del campionato a Orlando e – soprattutto – in forma, sostituirlo non sarà facile. Denver potrebbe pescare tra i giocatori senza contratto che hanno giocato in Nba nelle ultime due stagioni, ma nessuno degli atleti sul mercato è in grado di rimpiazzare Jokic. Denver in questa stagione è praticamente già qualificata per i play-off, ma affrontare questo ostacolo senza uno dei suoi migliori giocatori e con una squadra di fatto molto giovane, potrebbe essere un vero problema. I Nuggets potrebbero essere costretti a dire addio da subito alla corsa play-off gettando alle ortiche una stagione fin qui più che positiva.
Non rimane che la speranza che il loro centro guarisca e torni in campo. Solo allora si capirà quanto avrà influito quella partita di Belgrado sulla stagione di Jokic e dell’intera squadra.