Joe Biden ha giurato: è il 46° presidente degli Stati Uniti

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Tanto tuonò che piovve. Joseph Biden è ufficialmente il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America. Un percorso iniziato addirittura nel 1988, quando si candidò alle primarie del Partito Democratico venendo sconfitto da Michael Dukakis, che venne in seguito battuto da George H.W. Bush. In seguito ben otto anni da vicepresidente, dal 2009 al 2017, che Barack Obama premiò con la Medaglia Presidenziale della Libertà, cioè la più alta onoreficenza civile che un cittadino può ricevere negli USA.

Un insediamento in pompa magna, con due stelle d’eccezione ad accompagnare la salita del nuovo presidente sullo scranno più alto della Casa Bianca: Lady Gaga e Jennifer Lopez sono state le star della cerimonia. La prima cantando The Star-Spangled Banner, l’inno americano, la seconda This land is your land, leggendario pezzo folk di Woody Guthrie.

Cerimonia dai risvolti anche commoventi, con il nuovo POTUS (acronimo di President of the United States) che poco prima dell’inizio ha fatto una bellissima dedica su Twitter alla moglie Jill Biden, ringraziando di averla al suo fianco nell’odissea che sta per intraprendere. Ieri, invece, il discorso in Delawere in cui Biden non è riuscito a trattenere le lacrime al momento del pensiero rivolto al figlio Beau, morto nel 2015. Grandissima accoglienza anche per la vicepresidente Kamala Harris e suo marito Douglas Emhoff. «Io, Joseph Robinette Biden, giuro solennemente di adempiere con fedeltà all’ufficio di presidente degli Stati Uniti, e di preservare, proteggere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti al meglio delle mie capacità. Che Dio mi aiuti». Con queste parole ha giurato il nuovo leader statunitense davanti al giudice capo della Corte Suprema John Roberts. 

Contemporaneamente il presidente uscente Donald Trump con la moglie Melania si recava nella sua residenza di Mar-a-lago, in Florida, e poco prima di lasciare la Casa Bianca ha pronunciato un breve discorso di addio. O meglio, stando alle sue parole, di arrivederci: «Torneremo, in qualche modo» ha detto. Parole che suonano come una profezia. Prima di salutare, un ultimo sgarbo al rivale: Trump non ha infatti restituito come da tradizione la valigetta con i codici nucleari, che viene in genere passata al successore. Il nuovo presidente riceverà quindi una seconda valigetta.

É iniziata così l’era di Joe Biden, affiancato dalla vicepresidente Kamala Harris, presenza decisiva e importantissima per il neopresidente.

 

Umberto Maria Porreca

Sono volato dalla più profonda costa Abruzzese a Milano col sogno del giornalismo sportivo nel cassetto e poche certezze nelle tasche e nella testa. Mio padre mi voleva ingegnere, ma la matematica non sarà mai il mio mestiere. Amante della musica italiana e del buon cibo da ovunque esso provenga, ho scritto per due anni per il settimanale di calcio giovanile lombardo/piemontese Sprint&Sport e ho collaborato con The Shot, testata di basket. Lo sport (parlato, non praticato) è il mio pane e la mia vita è stata profondamente influenzata da Andriy Shevchenko. Inseguo il mio sogno sulle note di Fabrizio De Andrè.

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