Si chiama Jesus. E in questa Coppa d’Africa ha fatto dei miracoli. Stiamo parlando di Owono, portiere della Guinea Equatoriale, divenuto eroe nazionale grazie ai suoi interventi tra i pali.
Il suo torneo
La Guinea Equatoriale ha terminato domenica il proprio cammino nel torneo. Ai quarti la nazionale guidata da Obiang Bicogo si è dovuta arrendere al Senegal, corazzata favorita per la vittoria finale. Ma per il piccolo Stato dell’Africa centrale si tratta comunque di un ottimo risultato, raggiunto solo un’altra volta nella storia. Nei gironi aveva battuto (ed eliminato) l’Algeria campione in carica, mentre agli ottavi aveva avuto la meglio con il Mali. Proprio in quest’occasione, durante i calci di rigore (la partita era finita 0-0), Jesus Owono si è reso protagonista. Parando due penalty – tra cui quello decisivo a Sacko – e regalando così il passaggio del turno alla sua Guinea Equatoriale. Ma non è tutto. Perché il numero 1 aveva già parato un rigore contro la Sierra Leone, all’ultima giornata del girone. E soprattutto non aveva mai subito gol nelle tre partite disputate (su quattro) nel torneo. Statistiche importanti, che hanno messo Owono sotto i riflettori di tutto il mondo.
La sua carriera
Classe 2001, Owono fa il suo esordio tra i professionisti nel 2019, al San Ignacio, in Tercera Division. Dopo due buone stagioni in cui riesce a mettersi in mostra, viene richiamato dal club che ne possiede il cartellino, il Deportivo Alaves. Inizialmente aggregato alla squadra B, a gennaio viene chiamato in prima squadra, in Liga. Il 2 gennaio, complice la positività al covid degli altri due portieri, gioca la sua prima partita nella massima serie. Il sogno è realizzato. «Le cose non accadono per caso, ma sono sempre il frutto di un percorso» le sue dichiarazioni. Testimonianza della consapevolezza di un ragazzo che non ha mai smesso di crederci.
Agilissimo tra i pali e dotato di ottimi riflessi, Owono ha le potenzialità per diventare un ottimo portiere. Certo, ha ancora ampi margini di miglioramento, ma le ultime prestazioni ne hanno evidenziato tutto il valore.
La curiosa promessa del vicepresidente della Guinea Equatoriale
Il superamento dei quarti da parte della nazionale ha generato grande entusiasmo in patria. Tanto da far sbilanciare il vicepresidente Teodorin Obiang, figlio maggiore del dittatore Teodoro. «Siamo tutti estasiati dai risultati della nostra nazionale, ma mi voglio concentrare in particolar modo sul giovane Owono. Se ci porterà alla vittoria della Coppa, sono pronto a regalargli uno dei miei guanti appartenuti a Michael Jackson». Nel dettaglio, si tratta del guanto bianco ricoperto di cristalli utilizzato nel Bad Tour a fine anni Ottanta (acquistato però grazie a soldi pubblici, segno dell’abuso di potere che la famiglia Obiang – al governo dal 1979 – applica in Guinea Equatoriale).
Come da pronostico, con il Senegal è arrivata una sconfitta e quindi l’eliminazione. Owono non avrà il suo guanto speciale, ma la sua bella storia rimane nella mente e nel cuore di tutti. E chissà che non sia solo l’inizio di una lunga carriera piena di soddisfazioni.