Italia seconda nel girone di Nations League, ecco cosa ci aspetta ai quarti

Una serata da dimenticare l’Italia, sconfitta per 3 a 1 dalla Francia. Il match di San Siro condanna la Nazionale di Luciano Spalletti al secondo posto nel girone di Nations League. Ora, ai quarti di finale, gli Azzurri troveranno la testa di serie di un altro girone.

Il nostro futuro

L’argento nella League A gruppo 2 costringerà la formazione di Spalletti a un sorteggio in salita, venerdì 22 novembre a Nyon. Il regolamento della Nations League prevede che a qualificarsi alla fase successiva siano le prime due classificate di ogni girone. Rispetto alle edizioni precedenti, il format di quest’anno ammette anche i quarti di finale, da disputare in gare di andata e ritorno.

Spagna, Germania e Portogallo le papabili rivali ai quarti di finale (20 e 25 marzo), valida per accedere alle semifinali del torneo (4 e 5 giugno) – la finale è invece in programma per l’8 giugno. Le Furie Rosse sono già certe del primo posto nel girone, davanti a Danimarca, Serbia e Svizzera. Stesso discorso per la formazione di Julian Nagelsmann, regina del gruppo con Olanda, Ungheria e Bosnia e per la Seleção das Quinas, finora imbattuta nei confronti con Croazia, Polonia e Scozia.

Cosa non ha funzionato

È stato il gol di un ex juventino, Adrien Rabiot, a inchiodare la Nazionale di Spalletti al secondo posto. Al termine delle sei partite del girone, Francia e Italia risultano entrambe a tredici punti, ma sono i Blues a meritare la vetta in virtù di una differenza reti migliore (+6 a +5). Nonostante i tredici gol realizzati contro i dodici dei rivali transalpini, pesano nel confronto le otto reti di passivo contro le sei subite dal milanista Mike Maignan.

La serata di San Siro è iniziata nel migliore dei modi per la formazione di Didier Deschamps. Rabiot ha aperto le danze con un’incornata da calcio d’angolo al secondo minuto. Poi lo sfortunato autogol di Vicario, che devia in porta una punizione di Lucas Digne che si era stampata sulla traversa. L’1 a 2 di Andrea Cambiaso illude i sessantottomila di San Siro, gelati al giro di boa del secondo tempo dal tris siglato ancora da Rabiot.

Nel corso dei novanta minuti la Nazionale di Spalletti è parsa prevedibile e involuta. I nove gol presi negli ultimi dieci match – sei su palla inattiva – sono sintomo di una certa fragilità in difesa. Il possesso sterile e lentezza del giro palla rappresentano dei passi indietro rispetto alle ultime uscite. Oltre al gioco, anche i singoli non convincono: Retegui non partecipa alla manovra, Locatelli ha il vizio del tocco in più e Frattesi non trova mai il tempo giusto per l’inserimento. Thuram e compagni trionfano con merito a San Siro: ai quarti di finale affronteranno una tra Danimarca, Olanda e Croazia.

Alessandro Dowlatshahi

Classe 1998, ho conseguito la Laurea Magistrale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano, chiudendo il mio percorso accademico con un lavoro di ricerca tesi a Santiago del Cile. Le mie radici si dividono tra l’Iran e l’Italia; il tronco si sta elevando nella periferia meneghina; seguo con una penna in mano il diramarsi delle fronde, alla ricerca di tracce umane in giro per il mondo.

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