Le ultime analisi dell’Istat sul quarto trimestre 2018 non sono di certo positive. L’istituto di statistica comunica infatti che il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti, raggiungendo così i numeri di inizio anno. Sono quindi confermate le ultime dichiarazioni dell’Ocse, secondo il quale l’Italia versa nelle stesse condizioni economico finanziarie dei primi anni 2000.
I consumi dei nuclei familiari si sono tuttavia mantenuti in espansione, con lo 0,5% in più. È diminuita, di conseguenza, la propensione al risparmio, con una flessione dello 0,6%.
Nella nuova pubblicazione Istat, sono stati aggiornati anche i principali parametri delle finanze pubbliche. Nel 2018, la pressione fiscale (ovvero le entrate dello stato sulla ricchezza nazionale) è scesa leggermente al 42,1%, con una riduzione di 0,1 punti percentuali dal 2017. Nel 2016 era stata pari al 42,4% e nel 2015 al 43%. Tuttavia, se si considera solo il quarto trimestre del 2018, la pressione fiscale era di 48,8%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le Pubbliche Amministrazioni hanno registrato un indebitamento netto pari al 2,1% del Pil, migliorando così del 2,4% rispetto al 2017. Il debito invece si conferma con un peggioramento dell’1% rispetto all’anno precedente.
«Le ultime stime non sono comunque definitive, forniremo nuovi dati il prossimo 9 aprile» aggiunge però l’Istituto di statistica nel comunicato.