Israele: sciolto il Parlamento, nuove elezioni il 2 marzo

Israele: sciolto il Parlamento, nuove elezioni il 2 marzo

La Knesset, o Parlamento israeliano, è stata sciolta e Israele tornerá al voto il 2 marzo. Questa è la terza volta che accade e la crisi di governo sta mettendo in difficoltà la democrazia del Paese.

Non hanno trovato un’intesa i due principali partiti Likud e Blu e Bianco. «Tenete i vostri bambini lontani dalla tv, ci saranno nuove elezioni e saranno un festival di odio, violenza e disgusto»,  ha avvertito Yair Lapid, che insieme al leader Benny Gantz , leader dei Blu e Bianco, ha condotto le trattative per la formazione dell’esecutivo.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è stato accusato di corruzione, frode e abuso di ufficio. Le indagini, portate avanti dal procuratore generale del Paese hanno messo in discussione la sua credibilità.

In vista delle elezioni di settembre 2019, per recuperare consensi e spostare l’attenzione dei suoi elettori, aveva rilanciato la campagna di guerra contro i suoi nemici storici: «Se sarò eletto nuovo premier di Israele, la mia intenzione e quella del nuovo governo è quella di estendere la sovranità israeliana alla Valle del Giordano e alla sponda nord del Mar Morto. Quello diventerà il confine orientale di Israele».

Per conquistare poi il voto della destra ultra nazionalista, ha accusato il suo avversario politico Gantz di voler far entrare nel suo futuro governo anche i leader parlamentari dellelettorato arabo. Quest’ultimi sarebbero «potenziali traditori di Israele» e in una comunicazione del suo partito o di chi ne fa le veci si legge: «Gli arabi ci vogliono ammazzare tutti, bambini, donne e vecchi».

La discriminazione degli arabi israeliani è una questione molto sentita all’interno del Paese. Quasi il 20 per cento dei cittadini è arabo e queste dichiarazioni alimentano le tensioni interne perché vengono considerati «cittadini di serie B».

 

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