Inter sono 19! Dopo undici anni i nerazzurri sono Campioni d’Italia

Inter

Al Mapei Stadium di Reggio Emilia è il 75° minuto e Sassuolo e Atalanta sono ferme sul punteggio di 1-1. Risultato che garantirebbe all’Inter, uscita vittoriosa sabato 1 maggio dal match contro il Crotone, la vittoria del 19° titolo della sua storia con quattro giornate d’anticipo. A Milano, in Piazza Duomo, centinaia di persone seguono assiduamente la partita, pronte eventualmente a festeggiare.

Al Mapei Stadium di Reggio Emilia è il 76° minuto. Marlon atterra Muriel in area: rigore per l’Atalanta. Intanto in Piazza Duomo c’è chi ha le mani nei capelli, c’è chi prega e c’è chi già sa che la festa scudetto è da rimandare alla prossima domenica. Luis Muriel, che quest’anno ha calciato e trasformato due rigori su due, va dal dischetto. Il tiro è debole e poco angolato e viene facilmente parato da Consigli. Seguono 14 minuti più recupero di forcing dell’Atalanta, ma il Sassuolo si chiude bene e riesce a portare a casa il prezioso 1-1.

Al Mapei Stadium di Reggio Emilia la partita è finita. In Piazza Duomo a Milano la festa è appena cominciata. L’Inter è campione d’Italia per la diciannovesima volta nella sua storia, dopo undici anni di digiuno. L’Inter ha interrotto il dominio, meritato, della Juventus ed ora è a un solo scudetto dalla seconda stella. La famiglia Zhang, che ha investito ben 712 milioni di euro fin ora, è la prima proprietà straniera a vincere lo scudetto nella storia della Serie A.

 

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Antonio Conte: il traghettatore in panchina

Per Antonio Conte, allenatore dei nerazzurri, si tratta del quarto scudetto come commissario tecnico dopo i tre vinti con la Juventus dal 2012 al 2014. Questo scudetto però per il tecnico di Lecce ha un sapore diverso, tanto che alla trasmissione “90° minuto” ha dichiarato:

Questo è uno dei miei successi più importanti in carriera

Un sapore diverso, particolare, dato che la scelta di approdare all’Inter non fu per nulla semplice, visti anche i trascorsi prima da giocatore e poi da allenatore della Juventus.

Antonio Conte, attuale tecnico dell’Inter

Senza considerare le tante critiche ricevute sia dopo la sconfitta in finale di Europa League l’anno scorso, sia durante tutta la prima parte di questo campionato dove l’Inter sembrava non ingranare ed era di nuovo uscita dalla Champions League.

Una fase di crisi superata nel girone di ritorno, dove fin ora l’Inter ha collezionato 13 vittorie, due pareggi e nessuna sconfitta. Antonio Conte arriva così a 32 vittorie nelle prime 50 gare, eguagliando un altro grande ex allenatore rimasto nella mente e nel cuore dei tifosi nerazzurri, Josè Mourinho. Il futuro è tutto da scrivere, anche perché il gioco ora diventa più difficile: non basta vincere, occorre confermarsi.

I gol della LuLa, l’energia di Barella e l’importanza di Eriksen: i pilastri dello Scudetto

Un tricolore segnato profondamente da tre numeri, il primo è 36. Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, o più semplicemente la LuLa, in due hanno segnato poco meno della metà dei gol dell’Inter in campionato, 36 gol su 74. Il primo, il gigante belga, è subito dietro Ronaldo nella classifica marcatori della Serie A e all’Inter si è definitivamente consacrato come uno dei migliori centravanti in circolazione. Soprattutto, per BigRom è il primo vero trofeo in carriera vinto da protagonista (il suo palmares contava un campionato belga con l’Antwerp e una Fa Cup nel 2011/2012). Il secondo, Lautaro Martinez, sta confermando la sua crescita verticale: una seconda punta moderna, veloce e potente, capace sia di scambiare rapidamente con il compagno di reparto per metterlo in porta, ma anche di creare break importanti arrivando a concludere lui stesso.

Romelu Lukaku è il primo giocatore a far registrare 20 gol e 10 assist nella stessa stagione

Ma a mettere in ritmo la LuLa ci pensa un centrocampo che è cambiato completamente rispetto alla prima parte di stagione. Oltre al cervello di Brozovic, la corsa di Hakimi e Young sugli esterni e i muscoli di Barella, l’inesauribile tuttofare di Conte che si è issato come uno dei centrocampisti più forti di tutta la Serie A, una buona fetta di scudetto è passata anche dai piedi di Christian Eriksen e il suo numero 24 – appunto, il secondo numero. Il talento danese, arrivato dal Tottenham, a gennaio era ai margini del progetto tecnico, ma grazie ad un’etica di lavoro unica è riuscito a ritagliarsi il suo spazio, al posto del non irreprensibile Vidal, e a prendere in mano le chiavi della costruzione dell’Inter.

Il terzo numero è 29. L’Inter ha subito solo 29 gol in 34 giornate. La linea difensiva, dopo un inizio tentennante, si è dimostrata un vero e proprio fortino. De Vrij al centro amministra e comanda sia Skriniar, capace di adattarsi al modulo di Conte, che il giovane Alessandro Bastoni il futuro della difesa nerazzurra e non solo. In porta capitan Handanovic a volte ha commesso qualche errore di troppo, ma spesso nelle partite più importanti ha dimostrato sia con la sua leadership sia con ottime parate che su di lui ancora si può contare.

Le reazioni dei giocatori e i complimenti degli avversari

Al triplice fischio della sfida del Mapei Stadium il popolo nerazzurro, i giocatori e tutto lo staff sono esplosi di gioia, condividendo sui social network le proprie esultanze. Il più partecipativo è stato senz’altro Romelu Lukaku che ha condiviso su Instagram, tramite diretta, i suoi festeggiamenti sia da casa che in giro per Milano.

 

Feste in famiglia invece per Lautaro Martinez e Nicolò Barella. Il primo ha pubblicato una storia su Instagram nella quale, al termine di Sassuolo-Atalanta, esulta e bacia la moglie Agustina. Mentre la moglie del secondo ha postato una foto assieme al marito e le due figlie mentre dal terrazzo di casa guardano Milano che si è tinta di nerazzurro.

Il post Instagram di @fede_schievenin, moglie di Barella, per celebrare la vittoria dello scudetto

Invece, Arturo Vidal ha festeggiato in pieno stile Vidal: bordo piscina con amici e famiglia stappando una bottiglia di spumante.

 

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Ma oltre ai festeggiamenti dei giocatori, ci sono anche le reazioni dei tifosi vip. Da Alessandro Cattelan passando per Amadeus, il comico Andrea Baccan meglio noto come Pucci, Pezzali, De Luigi fino a Facchinetti: sui social in tanti hanno pubblicato foto e video mentre festeggiavano il 19° titolo. Oltre a ciò, ci sono anche i ringraziamenti degli avversari, dai “cugini” del Milan ai rivali della Juventus ma non solo.

Circa 30.000 tifosi scesi in strada per festeggiare

Trentamila. Questo il numero di persone scese in strada a festeggiare sparse tra Piazza Duomo, Piazza Castello e corso Vittorio Emanuele, sotto la sede del club. A renderlo noto è stata la questura di Milano. Vie del centro completamente intasate tra cortei, passeggiate con sciarpe e bandiere e cori. Tutto però si è svolto in maniera tranquilla, senza troppi problemi a livello di ordine pubblico. L’unica nota stonata è che, vista l’euforia del momento, le regole riguardo al distanziamento e, in maniera minore, l’utilizzo delle mascherine sono passate in secondo piano.

Di seguito le foto dei festeggiamenti in Piazza Duomo:

Kevin Bertoni

Classe 1997 direttamente da Pesaro. Dopo il liceo scientifico mi laureo con lode in "Informazione, media e pubblicità" a Urbino, passando anche sei mesi in quel di Madrid; mentre ora il sogno di diventare giornalista mi ha portato a Milano. L'unica costante nella vita? L'amore per il basket e per il mondo dello sport, tanto che ne parlo (troppo) e ne scrivo costantemente. Quasi dimenticavo: «Se non vi piacciono i Playoff NBA non vi voglio nemmeno conoscere eh!».

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