Come ogni anno, il 25 novembre (Giornata internazionale contro la violenza sulle donne) arriva portando con sé numerose iniziative. Tra gli appuntamenti istituzionali, i discorsi pubblici e le manifestazioni, ci sono molte iniziative partite dal basso. Anche gli studenti dell’ateneo, attraverso progetti personali che mettono in gioco abilità e conoscenze apprese dai corsi frequentati, hanno riflettuto sul tema della violenza di genere.
Il 25 novembre alla Iulm
Tra questi ci sono quattro studenti del corso di laurea magistrale in Televisione, cinema e new media: Francesco Sacco, Duccio Pintucci, Sara d’Onofrio e Claudio Recenti che, nel ruolo di regista, ha coinvolto i colleghi e trasformato la sua idea in realtà. Si tratta di un videoclip in piano sequenza sul brano ‘Come la luna’ della band ‘Management del dolore post-operatorio’. I quattro sono partiti da un obiettivo semplice: «La violenza è un tema da affrontare insieme, come comunità. Per questo abbiamo deciso di essere in centro città, stando fisicamente al centro».

Il trio Chakra
Tre giorni per passare dalle riprese alla pubblicazione. «Sabato mattina i Chakra (trio acustico locale, ndr) hanno doppiato in studio la canzone, mentre nel pomeriggio abbiamo fatto la ripresa per le vie del centro. Oggi il videoclip è stato diffuso online dai canali ufficiali del Comune» ha spiegato Recenti, che nelle scorse settimane ha curato la preparazione di ogni dettaglio a partire dal coinvolgimento di attori che potessero aiutarlo ad amplificare il messaggio. Il progetto ha conquistato l’attenzione e l’aiuto di tante realtà locale.
Tra queste c’è anche Eduway, una realtà del terzo settore impegnata in progetti educativi nelle scuole secondarie di primo e secondo grado che, attraverso laboratori di podcast, stimola gli adolescenti e le nuove generazioni al dialogo e all’ascolto reciproco. «Nelle scuole portiamo formazione anche sul tema dell’affettività: conoscersi, conoscere le proprie emozioni e sapere come esprimerle non è cosa scontata. Negli ultimi quattro anni abbiamo notato un crescendo di difficoltà, tra gli adolescenti, nel parlarsi. Non sono più abituati a parlarsi, per questo trovare nuovi linguaggio per intercettarli e conquistare l’attenzione è sempre più importante» ha chiarito Andrea Dasti, pedagogista e founder di Eduway.
Il progetto
Sacco, che per il progetto ha ricoperto il ruolo di operatore di camera, ha spiegato il dietro le quinte delle scelte tecniche di regia. «Il piano sequenza, con un’unica ripresa senza montaggi voleva essere una live performance sulla cover di ‘Come la luna’. La piazza centrale e le vie che abbiamo usato per la camminata della cantante sono state allestite come un vero e proprio set, con tanto di cartelli che avvisavano i passanti di quanto stava succedendo».

Le reazioni? «Abbiamo destato tanta curiosità spontanea. Le cantanti che si sono ritrovate circondate dai passanti, che alla fine sono diventate comparse contribuendo all’amplificazione del messaggio». L’effetto finale è un contrasto percettivo, tra le parole del testo che rimandano alla confessione di una violenza e le immagini che invece invocano speranza e solidarietà. «Tanta copertura mediatica non basta, bisogna indirizzare i messaggi sui canali giusti» il commento finale di Recenti.
A cura di Martina Carioni