In Inghilterra riaprono parrucchieri, palestre e parchi a tema, ma anche pub e ristoranti che potranno utilizzare gli spazi esterni per servire i propri clienti.
È il primo segnale verso la normalità per un paese in cui ad inizio 2021, prima dell’effetto dei vaccini, si registravano mediamente 60mila contagi ed oltre mille decessi al giorno.
In vista del 21 giugno
Dopo tre mesi di rigido lockdown, il 12 aprile costituisce una tappa fondamentale, o “milestone” come lo definiscono oltremanica, nel piano di uscita dalle restrizioni stabilito dal primo ministro britannico Boris Johnson. Il definitivo abbandono delle misure di contenimento è previsto per il 21 giugno. Intanto, sono ripartite quelle attività che dal comportamento degli inglesi non si possono definire non essenziali. Fin dalla mezzanotte, infatti, le classiche ed ordinate “queue” si sono formate davanti ai pub, nonostante le temperature gelide percepite su quasi tutto il territorio del Regno Unito. Secondo la British Beer and Pub Association la nazione questa settimana festeggerà l’evento con 15 milioni di pinte.
Lunga l’attesa anche per accedere a negozi, palestre e parrucchieri davanti ai quali le persone si sono assiepate già dalle 6 del mattino. Per quanto riguarda i viaggi all’estero è intervenuto il ministro dei trasporti, Grant Shapps, assicurando ai viaggiatori inglesi che le vacanze potranno riprendere, ‹‹in modo sicuro e sostenibile››, in base a un nuovo sistema a semaforo che prevede controlli basati su tamponi e quarantene, più o meno rigosi a seconda della destinazione di viaggio.
L’immunità di gregge
Nel Regno Unito l’11 aprile sono morte sette persone con 1.730 nuovi casi registrati. Secondo i ricercatori dell’University College di Londra l’Inghilterra dovrebbe raggiungere proprio il 12 aprile l’immunità di gregge. Una prima dose di siero infatti, è già stata somministrata ad oltre 32 milioni di persone che sommati ai 7.5 milioni di cittadini britannici che hanno ricevuto la seconda dose portano il totale a quasi 40 milioni di vaccinati.