Inghilterra, dall’NHS quasi 5 miliardi per complicazioni durante il parto

NHS danni

Poco più di quattro miliardi di sterline, circa 4.8 miliardi di euro. Sarebbe questa la cifra che il National Health Service (il Servizio Sanitario Nazionale inglese) avrebbe sborsato negli ultimi 11 anni per risolvere una lunga serie di cause aperte. Tutte nel medesimo ambito: i danni cerebrali subiti dai neonati al momento del parto.

Le Maternity Unit inglesi

Sarebbero addirittura 1.307 i casi in cui il personale medico delle cosiddette Maternity Unit avrebbe abbandonato bambini con paralisi cerebrale o altre lesioni alle cure di genitori impotenti. Per un valore di 3.6 miliardi di sterline, cui si aggiungono le spese legali.

«È una cifra scioccante, una tragedia. Dovrebbe far suonare un campanello d’allarme in tutto il sistema sanitario», il commento di Robert Rose, avvocato presso Lime Solicitors. «Gli errori nell’assistenza alla maternità continuano a verificarsi. È un circolo vizioso continuo di negligenza. È uno scandalo che gli ospedali non imparino dai loro errori».

Le cifre sottolineano solamente una particolare crepa nel castello di vetro del NHS. Secondo la Care Quality Commission, l’ente indipendente di regolamentazione sanitaria, quasi due terzi delle unità di ostetricia in Inghilterra non sono sicure.

Trauma neonatale

Un tema che è stato riportato sui banchi della politica all’inizio di maggio. Un rapporto in Parlamento – Birth Trauma – che ha messo a nudo l’entità del trauma che le madri subiscono in caso di complicazioni al momento del parto. Donne ignorate, prese in giro, sedate con paracetamolo e talvolta lasciate a loro stesse con danni potenzialmente permanenti. Come i PTSD (disordini da stress post traumatici).

Entro queste mancanze generali nell’ambito della maternità si inseriscono le 1311 cause contro il NHS. Nati morti, prematuri o bambini nati con paralisi cerebrale perché le donne non avevano ricevuto l’ossigeno necessario durante il travaglio. Gli errori più comuni commessi dal personale includono anche il mancato monitoraggio della crescita del bambino durante il periodo di gravidanza e del suo battito cardiaco durante il travaglio.

Un ambiente non sicuro

I dati mostrano che, tra il 2012 e il 2023, 10 enti del NHS hanno patteggiato almeno 20 casi di negligenza riguardanti danni al cervello. Il Barts Health Trust di Londra ne ha risolte 36 – il maggior numero – per un costo di 32,6 milioni di sterline. Secondo il Nottingham University Hospital, al centro di un’inchiesta su presunti errori nell’assistenza alla maternità, ha chiuso 16 casi per un costo di 44,8 milioni di sterline.

Il motivo? Facilmente trovabile nella risposta a un anonimo questionario cui sono state sottoposte in marzo le ostetriche inglesi. Circa il 75% di lor ha confessato di lavorare in un ambiente non sicuro per la madre e per il bambino. E lo stesso segretario alla Sanità, Victoria Atkins, ha riconosciuto il problema: «Alcune mamme subiscono un’assistenza semplicemente inaccettabile e vivono le conseguenze di questo trauma per il resto della loro vita».

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