Ettore Saladini, allievo del Master in Giornalismo IULM, è uno dei due vincitori del Premio Scalfari 2025 rivolto agli studenti delle scuole di giornalismo. Ora lo attende un tirocinio di sei mesi a Repubblica.
Il Premio Scalfari
Il nostro allievo ha ricevuto il premio durante la rassegna Repubblica delle Idee a Bologna. Sul palco a consegnare il riconoscimento, le figlie di Eugenio Scalfari, Enrica e Donata che fanno parte della giuria formata anche dal direttore di Repubblica Mario Orfeo, dal direttore generale di Gedi Corrado Corradi, dalla vicedirettrice del quotidiano Stefania Aloia, da Valentina Desalvo, Simonetta Fiori e da Corrado Augias.
Ettore Saladini e Annachiara Mottola di Amato (l’altra vincitrice) si sono distinti per aver presentato progetti innovativi — tra articoli, podcast e video — «abbracciando nuove forme di giornalismo in cui il lettore vuole essere accompagnato e poter assistere alle notizie con gli occhi dell’immaginazione», ha sottolineato Enrica Scalfari.
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«Nostro padre sarebbe molto contento di questa borsa di studio. Repubblica per lui è sempre stata una palestra, fondata sull’indipendenza, sull’immaginazione e sulla voce dei giovani», ha aggiunto la sorella Donata.
Un riconoscimento che rispecchia lo spirito originario del quotidiano, come ha dichiarato il direttore Mario Orfeo: «Scalfari mi assunse nella primavera del 1990, non avevo ancora compiuto 24 anni. Gli sarò sempre grato. Allora era più facile entrare nei giornali: oggi è fondamentale che un premio come questo venga assegnato a chi sogna di fare questo mestiere, non solo a chi lo ha già intrapreso».
Anche Stefania Aloia ha voluto sottolineare il legame profondo tra Repubblica e le nuove generazioni: «Scalfari ha sempre creduto nei giovani, considerandoli vitali per ogni redazione». Un’idea ribadita dal direttore generale di Gedi Corrado Corradi: «Repubblica nacque nel 1976 arruolando tantissimi giovani che sono poi diventati grandi firme. Dare oggi un’opportunità concreta a nuovi talenti è una grande gioia».
«È come se la scuola di giornalismo di Scalfari si rinnovasse ancora una volta», ha concluso Simonetta Fiori.
