«Il mondo al contrario» è il libro più acquistato d’Italia. Il pamphlet del generale Roberto Vannacci contro immigrati, gay, femministe e minoranze varie doppia anche Michela Murgia, con la sua raccolta «Tre ciotole». A certificarlo, in forma ufficiale, Gfk, autorevole società di rilevazione che elabora le classifiche dei libri per conto di addetti ai lavori e giornali. Al primo posto dell’ultima rilasciata, quella relativa al periodo che va da lunedì 14 a domenica 20 agosto 2023, c’è proprio Vannacci. Il controverso volume del militare, destituito dagli incarichi di vertice dal ministro della Difesa Guido Crosetto, ha venduto 20.600 copie in una settimana contro le 11.300 della scrittrice scomparsa il 10 agosto 2023.
L’exploit tra le polemiche
A contribuire al numero di vendite del libro-invettiva di Vannacci non è stata solo la grandissima pubblicità scaturita da settimane di polemiche iniziate il 17 agosto 2023, ma anche le ripetute apparizioni del generale in trasmissioni televisive e il particolare momento dell’anno. Quello ferragostano, infatti, è un periodo particolarmente depressivo delle librerie fisiche, circostanza che ha permesso a «Il mondo al contrario», pubblicato in forma cartacea tramite auto pubblicazione su Amazon, di prendersi tutto senza grandi ostacoli. La posizione del colosso statunitense è al centro dell’attenzione a causa della sua mancata condanna ai contenuti misogini, razzisti e omofobi del libro, che potrebbero alimentare sentimenti di odio e per questo chiedono le associazioni, andrebbe censurato.
La difesa di Vannacci
«L’odio è un sentimento, un’emozione che non può essere repressa in un’aula di tribunale. Se questa è l’era dei diritti allora, come lo fece Oriana Fallaci, rivendico a gran voce anche il diritto all’odio e al disprezzo e a poterli manifestare liberamente nei toni e nelle maniere dovute» ha tentato di giustificarsi Vannacci. L’autore ha creato il libro nel rispetto delle linee guida di Kindle Direct Publishing e fin dall’inizio ha preso le distanze da qualsiasi possibile azione illegale che potrebbe derivare da interpretazioni del testo.
L’ultimo attacco a Egonu
«Non sono razzista. Ma da otto, nove mila anni, l’italiano stereotipato è bianco», così Vannacci torna a parlare della pallavolista Paola Egonu. Sulla campionessa italiana aveva già scritto: «I suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità». Quando il 23 agosto 2023 a TvPlay gli hanno chiesto se reputasse giusto il suo ruolo in nazionale, Vannacci ha risposto così: «Assolutamente sì. Quello che ho detto è che quando vedo una persona che ha la pelle scura non la identifico immediatamente come appartenente all’etnia italiana».