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Alice Popolo è un’artista emergente originaria di Salerno. Cresciuta in un ambiente musicale con il padre Jerry, sassofonista, e la zia, cantante lirica all’arena di Verona, Alice ha pubblicato il suo primo album a novembre scorso “ Regardes – moi“. Oggi, 7 febbraio, è uscito il videoclip dell’omonimo singolo che dà il titolo alla raccolta.
Crescere in una famiglia di artisti l’ha influenzata nella scelta di intraprendere la carriera musicale?
Mi ha sempre appassionata la musica. Avere i miei familiari che erano già musicisti è stato un grande aiuto, comunque alla fine è stata una mia scelta.
Il suo stile musicale spazia dal soul all’R&B, con il suo mito che è Pino Daniele.
Ho sempre ascoltato tanti generi che ormai fanno parte di me come anche il funk, il jazz e tutta la musica black in generale. Pino Daniele è stato e sarà per sempre il mio idolo. Sia dal punto di vista musicale e sia perché le tematiche che affrontava erano qualcosa di rivoluzionario. Lui non aveva paura di dire quello che pensava attraverso la musica e oltre ad essere un gran poeta, aveva un’anima incredibile. Quindi mi devo ispirare a lui.
Nel suo album si affrontano molti temi tra cui come la figura della donna viene percepita dall’uomo.
Sì, infatti il titolo dell’album (Regardes -moi) significa guardami, che sta a significare “io esisto”. Come essere umano prima di tutto e poi come donna. Ma il titolo va anche oltre con il concetto di “rispettami”. Nell’omonimo singolo racconto storie di donne che ogni giorno vivono varie esperienze tra cui il catcalling e l’insistenza di sguardi indesiderati da parte di uomini. Queste tematiche sono necessarie da raccontare, anche se può creare un po’ di fastidio al sesso maschile.
Da artista emergente quanto è difficile riuscire ad avere la giusta attenzione dal mercato discografico?
Sono stata molto fortunata ad avere la Mine Music Label, la mia attuale etichetta discografica, che crede in quello che faccio. Allo stesso tempo, però, è difficile riuscire a vivere solo di musica. A me piacerebbe godermi ogni scalino fino ad arrivare sempre più in alto. In generale riconosco che per gli artisti emergenti è molto complicato riuscire ad affermarsi nel modo che meriterebbero.
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Quali sono i suoi progetti futuri, i suoi sogni?
Fare uscire il secondo album al quale sto già lavorando. Poi, esibirmi il più possibile nei locali, ho bisogno del contatto delle persone. Avere uno scambio di energia con il pubblico, con meno cellulari accesi magari. Ci tengo molto alla musica dal vivo, suonata con musicisti che mi accompagnano.