Il Giubileo del 2025 si avvicina e Roma è testimone di un fervore costruttivo senza precedenti, nonostante i progressi siano meno rapidi del previsto. Dal 24 dicembre partirà l’Anno Santo, il più importante per la Chiesa cattolica, che ogni 25 anni vede la capitale impegnata in riqualificazioni, preparativi e sistemazioni, in vista dell’arrivo di pellegrini e turisti da tutto il mondo. E questa volta saranno tanti: il prefetto di Roma prevede la presenza di oltre 32 milioni di pellegrini, senza contare i turisti. Ma la lentezza della macchina burocratica capitolina, la cui cronicità è ben conosciuta, si sta facendo notare anche per questo Giubileo.
Lo stato di avanzamento dei lavori
I lavori, finanziati in buona parte da fondi del PNRR, starebbero sì procedendo spediti, ma non abbastanza. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio PNRR e Giubileo, al 31 marzo il 76% degli interventi era ancora in fase di progettazione e il 9,9% era ancora in fase di gara. Soltanto il 13,5% era cantierizzato e lo 0% concluso.
Stando alle informazioni pubblicate in anteprima dal Fatto Quotidiano, a oggi sarebbero due i cantieri ultimati, che portano i lavori conclusi a quota 0,86%. Inoltre, i cantieri in fase di progettazione sarebbero, a oggi, poco più del 60% delle opere previste per il Giubileo, le gare in corso circa l’8% e le opere già cantierizzate il 26%. Numeri in lieve miglioramento che denotano un avanzamento dello stato dei lavori, ma che non placano le preoccupazioni delle autorità cittadine e di chi intende visitare la capitale per l’evento giubilare. Ma «il 90% dei cantieri sarà chiuso in tempo per l’inizio dell’anno del Giubileo» ha assicurato Ornella Segnalini, assessora ai Lavori Pubblici della giunta capitolina.
Le opere essenziali
Sarebbero 6 le opere “essenziali” e 35 quelle considerate “essenziali e differibili” che dovrebbero concludersi entro l’avvio del Giubileo. Tra le prime, l’ultimazione della caserma dell’Arma dei Carabinieri di Fonte Nuova e la riqualificazione della stazione di Torricola. Tra quelle “differibili”, la riqualificazione del sottovia di piazza Pia, piazza dei Cinquecento e il Ponte dell’Industria. Per quanto riguarda la Metro C e l’ultimazione delle fermate di Porta Metronia e del Colosseo, tutto rimandato a dopo il Giubileo. La prima avrebbe dovuto aprire verso la fine di quest’anno mentre la seconda a inizio 2025, ma l’ultimo sopralluogo dei tecnici ha certificato che, dati i collaudi necessari, non saranno pronte prima della fine del 2025, ormai a Giubileo concluso.