La morte di Raquel Candia, moglie dell’ex calciatore argentino Fernando Cáceres, è avvolta nel mistero. La quarantacinquenne è precipitata dal settimo piano di un edificio a Ramos Mejía, nella provincia di Buenos Aires. «Non stiamo escludendo nessuna pista, è molto prematuro» sostiene il Pubblico Ministero, al lavoro per capire se si tratti di femminicidio, suicidio o morte accidentale.
Come riscontrato dagli inquirenti presenti sul luogo, nell’appartamento – lasciato in disordine e con evidenti segni di colluttazione – era presente solo Cáceres, che dal 2009 è costretto a stare in sedia a rotelle a causa di una ferita d’arma da fuoco alla testa. Al momento non è ancora formalmente indagato, ma è comunque stato identificato dalla polizia date le tracce di sangue e capelli trovati addosso al giocatore e all’assenza di soggetti terzi. Ma ad alimentare i sospetti anche la posizione di Cáceres stesso: nonostante la sua disabilità, l’ex calciatore è stato ritrovato seduto sul letto invece che sulla carrozzina.
I sospetti dei familiari e le testimonianze dei vicini
I familiari di Raquel, che etichettano Cáceres come «una brutta persona, cattiva ed aggressiva», lo accusano di aver ucciso la donna. «L’ha sempre maltrattata riservandole un comportamento disumano», sostiene uno dei fratelli. Versione che conferma anche il resto della famiglia, secondo cui «c’è qualcuno da incolpare, perché Raquel non si è suicidata ma è stata assassinata».
Secondo la madre della vittima, la figlia viveva rapporti difficili sia con Cáceres sia con il precedente ex. Raquel, infatti, era stata cacciata di casa dall’ex compagno e non vedeva i suoi figli da più di un mese.
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— Telefe Noticias (@telefenoticias) December 2, 2024
La tesi della famiglia troverebbe riscontro dalle parole dei vicini di casa. Allarmati dalle urla provenienti dall’appartamento, hanno riferito di aver visto la donna vicino al balcone poco prima della caduta, suggerendo che possa essere stata spinta.
L’incidente di Cáceres
L’ex difensore di Boca Juniors, River Plate, Celta Vigo e Argentinos, rimase paraplegico dopo un brutale tentativo di rapina subito nel novembre 2009: mentre era al volante della sua auto, Cáceres fu aggredito da delinquenti che cercavano di rubargli la BMW. Nel tentativo di difendersi, il giocatore reagì e uno dei rapinatori gli sparò un colpo di pistola alla testa, provocandogli danni gravissimi. Il proiettile gli fratturò il cranio e gli causò danni irreversibili. L’ex calciatore rimase in coma e subì un lungo periodo di riabilitazione per cercare di recuperare le funzioni motorie e verbali.