Tra colore e scienza: Georges Seurat celebra l’anniversario della sua nascita

Colori sulla tela a tocchi piccolissimi, il segno distintivo di Georges Seurat, pittore francese nato il 2 dicembre del 1859. Seurat è considerato, dagli storici dell’arte, uno degli artisti più rappresentativi del Post-impressionismo francese e padre del Puntinismo, movimento pittorico che vede i colori scomposti in piccoli punti.

Il pittore francese iniziò il suo percorso con la scuola tradizionale e l’influenza artistica di Jean Dominique Ingres, uno dei maggiori esponenti della pittura neoclassica

La formazione

Si iscrisse all’École des beaux-arts ma i panni del Neoclassicismo gli stavano stretti. Più che una critica contro una scuola di pensiero, il rancore di Seurat derivava da «quella mancanza di disciplina di cui tutta la pittura del diciannovesimo secolo aveva sofferto», ripeteva spesso il pittore. Infatti, l’idea del post-impressionista nasceva da accuratissimi studi sulla misura e sulla natura del colore.

La distanza dall’Impressionismo

La scoperta dell’Impressionismo sviluppò in lui un rapporto di odio-amore: la tecnica stilistica delle grandi pennellate fu per lui di totale ispirazione, ma per concepire la sua arte fu necessario prendersi le distanze. Focillon lo considera agli “antipodi dell’impressionismo, perchè la sua estetica nasce dallo stesso movimento a cui si oppone. 

Seurat, Bagnanti ad Asnieres (The National Gallery, London)
Lo studio del colore

L’ossessione di Georges Seurat per il colore partì da un vero e proprio studio scientifico. La base era la teoria del colore di Michel Eugène Chevreul. Il chimico francese si soffermò sull’effetto di che un colore provoca sulla retina umana. Le cellule circostanti a quelle colpite da un colore evocano il suo complementare. Perciò, quando un artista applica un colore sulla tela, intorno ad esso viene generato, nella nostra visione, il complementare. Seurat partì da questo per esplorare le potenzialità di un nuovo linguaggio cromatico.

L’opera

In un parco, sulle rive della Senna, Seurat dipinge la folla domenicale dei parigini. È “Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte“, una delle opere più famose e discusse del pittore francese. Donne in abiti eleganti passeggiano sulla riva della Senna sotto ombrellini di raso. Accanto a loro canottieri che riposano dopo la competizione e bambini che giocano composti. La Senna scorre sulla sinistra. Sull’acqua alcune piccole imbarcazioni.

Seurat, Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte

 

Viola Francini

Di sangue toscano, vivo a Milano da 4 anni e sogno il giornalismo da quando ne avevo 9. Innamorata dell’arte in tutte le sue forme, guardo il mondo con il filtro della poesia sugli occhi. Mi piace raccontare la cultura, quella che parla di società e realtà umane. Laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica, ho collaborato con la redazione NewsMediaset e scrivo per MasterX come giornalista praticante.

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