Il secondo franchise di videogiochi più grande e longevo della storia dopo Supermario. Un giro d’affari di cento miliardi di dollari. Oltre 70 titoli e più di 350 milioni di copie vendute. E ora GCC Pokémon Pocket un gioco mobile capace di generare una media di 6,4 milioni di dollari al giorno solo dalle spese dei giocatori. La Pokemon-mania, 28 anni dopo la nascita della prima coppia di videogiochi – Pokemon Rosso e Pokemon Blu – è più viva che mai.
L’origine
In un certo senso si può dire che i Pokemon, ovvero “Pocket Monster”, piccoli mostriciattoli tascabili, siano figli dell’urbanizzazione. Figli dei palazzi che avanzano e cancellano i campi in cui da bambino Satoshi Tajiri, l’ideatore dei giochi, passava le giornate a catturare e collezionare insetti. Tajiri, infatti, inventa i Pokemon proprio per consentire ai bambini di continuare a crescere come lui, rincorrendo, anche se virtualmente, piccole e curiose creature.
Dopo sei anni di gestazione, l’autore propone il progetto alla Nintendo. La compagnia non solo ne rimane colpita ma vede anche nei Pokemon l’occasione per rilanciare il Game Boy, un prodotto nato da pochi anni ma già in un momento di stagnazione. Mai scommessa fu più azzeccata: Pokemon Rosso e Pokemon Blu ebbero un grandissimo successo, anche per l’intuizione di Tajiri di renderli giochi interattivi. L’autore aveva intuito le potenzialità della socialità tra i giocatori e aveva fatto in modo che per completare uno dei due giochi fosse indispensabile rapportarsi con gli utenti dell’altro.
I numeri
L’enorme popolarità dei primi due titoli ha fatto sì che l’universo dei Pokemon continuasse negli anni a svilupparsi attraverso la creazione di ulteriori videogiochi, anime, film, manga, libri, gadget, giocattoli e carte collezionatili.
Per quanto riguarda i videogiochi, i primi otto titoli Pokémon hanno superato complessivamente le 150 milioni di copie vendute. In totale 14 giochi della serie hanno superato la soglia delle 10 milioni di vendite. Le console sono cambiate negli anni, ma la popolarità di Pokemon non è mai scemata. Lo testimoniano le 6 milioni di vendite totalizzate in una settimana, dopo il lancio di Pokemon Spada e Scudo su Nintendo Switch. Così come il successo di Pokémon Scarlatto e Violetto, capaci di raggiunto le 20,61 milioni di copie vendute tra il 18 novembre e il 31 dicembre 2022.
Ma il giro d’affari dei Pokemon va ben oltre ai videogiochi. La serie animata dedicata ai personaggi di Tajiri ha superato i 1000 episodi. Nel 2019 il film il Detective Pikachu ha totalizzato al botteghino oltre 390 milioni di euro, diventando il film tratto da un videogioco con il maggior incasso di sempre. Insomma, si stima che il franchise Pokémon abbia generato oltre cento miliardi di dollari. Più di Hello Kitty, Winnie the Pooh, Topolino, Star Wars e le principesse Disney. Ma anche molto di più dell’universo Marvel, che ha superato da poco la soglia dei 31 miliardi di dollari.
I giochi mobile
Tra le evoluzioni più interessanti del franchise Pokemon ci sono i giochi per smartphone, capaci di raggiungere traguardi impressionanti. Il primo titolo mobile, Pokemon Go, è uscito nel 2016 ed è rapidamente diventato un vero e proprio fenomeno mediatico globale. Secondo Superdata, ben quattro anni dopo il lancio, il titolo avrebbe registrato il suo secondo miglior mese in termini di ricavi. Nel 2022 i guadagni del gioco superavano i 6 miliardi di dollari per oltre 678 milioni di download.
Tuttavia, questi numeri sono destinati ad essere superati da un nuovo gioco record: GCC Pokémon Pocket, capace di raggiungere, a sole due settimane dal lancio, oltre 120 milioni incassi, 50 milioni provenienti solo dal Giappone. Una media di 6,4 milioni di dollari di incassi al giorno. Un successo che va oltre le aspettative, ma che di certo non stupisce. Il gioco, infatti, non fa altro che digitalizzare uno dei prodotti più amati – e redditizi – del franchise: le carte collezionabili.
Il mercato delle carte
Un vero e proprio business che va oltre la mera nostalgia. Se qualche decennio gli appassionati legavano le carte con elastici e le buttavano senza interesse nello zaino, ora l’attenzione per errori di stampa, pulizia del front e centratura è ai massimi storici. La ricerca della perfezione, necessaria per ottenere il voto più alto dalle case di gradazione. Un’ispezione che permette alle carte di accentuare il proprio valore economico grazie alla valutazione finale – che va da 1 a 10 con sotto voti da 0.5 – apposta sull’etichetta. Tra i più importanti servizi di votazione di collezionabili vi è sicuramente PSA, casa di gradazione americana nata nel 1991. L’hype per GCC Pokemon, esploso durante la pandemia, ha influenzato il mercato tanto da portare alcune carte oltre le migliaia di dollari.
Di seguito la lista della dieci carte più costose al momento:
- Pikachu-Holo Illustrator 1998: Quando si cita Pokemon il primo pensiero va sicuramente a Pikachu. Non un caso, quindi, che la carta premio per i vincitori del CoroCoro Comic Illustration – un concorso indetto per premiare i migliori illustratori nel 1998 – tocchi i 6 milioni di dollari. Nonostante le copie stampate dovrebbero essere tra le 39 e le 41, al momento ne sono note appena dieci.
- Base Set Shadowless 1ª edizione Holo Charizard 1999: la carta più iconica e bramata dai collezionisti. Gradate PSA10 vi sono solo 120 copie, ed è per questo che il suo prezzo si aggira sui 420mila dollari.
- Galaxy Star Holo Blastoise 1998: 360mila dollari. È questa la cifra sborsata nel gennaio 2021 per assicurarsi il Blastoise mai ufficialmente rilasciato al pubblico. Due copie al mondo, ma solo una presentata e venduta. Le carte sono state originariamente realizzate da Wizards of the Coast – i creatori di Magic – per ottenere i diritti al fine di produrre la versione inglese del GCC Pokemon.
- Carta promozionale GX autografata da Black Star Ishihara: il fondatore e presidente della Pokemon Company è il soggetto di questa carta. Unica nel suo genere, in quanto realizzata per festeggiare il 60° compleanno dell’uomo, è stata venduta per quasi 250mila dollari.
- Kangaskhan-Holo Carta trofeo per torneo Parent/Child Mega Battle: una carta esclusiva per coloro che vincevano più partite del torneo, al quale dovevano partecipare anche i genitori. Questa particolarità ha fatto salire il valore della carta fino a 150mila dollari.
- Neo Genesis 1ª edizione Holo Lugia 2000: solo Charizard raggiunge cifre superiori a questo Lugia della primissima espansione della Serie Neo, venduto per oltre 144mila dollari.
- Trofeo Pikachu Gold 1998: distribuita ai primi tre giocatori del torneo Pokemon Lizardon, la carta Pikachu del ’98 è arrivata a poco meno di 130mila dollari.
- Super-Secret Battle n. 1 Trainer 1999: solo sette copie rilasciate, ciascuna per ogni giocatore qualificato alla fase finale del torneo Pokemon a Tokyo il 22 agosto del 1999. Per potersi portare a casa questa secret è necessario spendere 90mila dollari.
- Promo Tamamushi University Magikarp 1998: un’università immaginaria per i bambini delle scuole elementari. Così, a partire dal marzo 1998, è stata diffusa la carta di Magikarp più costosa al mondo. Il premio più ambito, infatti, è stato venduto a 78mila dollori.
- Japanese Promo Tropical Mega Battle Tropical Wind Trophy Card 1999: la carta, data come premio per la partecipazione ai cinquanta giocatori migliori del mondo al torneo del ’99 a Honolulu, ha raggiungo i 43mila dollari.