FCA (Fiat Chrysler Automobiles) punta alla Cina stringendo una nuova alleanza a Taiwan. Le indiscrezioni, confermate dalle parti interessate, parlano di un’intesa in vista fra la casa automobilistica italo-americana e Foxconn, leader taiwanese dell’elettronica, per la produzione di veicoli elettrici e debuttare nel business “Internet of Vehicles”, IoV.
L’obiettivo di Fiat Chrysler sarebbe quello di affermare la propria presenza sul mercato cinese, attualmente il recettore migliore, lanciando entro l’anno il suo primo modello alimentato totalmente ad elettricità.
Il documento consegnato da Foxconn alla Borsa di Taiwan specifica le quote di partecipazione diretta: non oltre il 40% per la Hon Hai Precision Industry – gruppo gestore di Foxconn -, mentre FCA ne deterrà il 50%. Una strategia progressiva, quella messa in opera dai due giganti industriali: il primo obiettivo la Cina, in seguito si punterà anche ad allargare l’esportazione.
Per quanto riguarda l’azienda taiwanese, già assemblatrice degli iPhone, ad operare saranno le controllate del gruppo Hon Hai, FIT Hon Teng e FIH Mobile. La prima si occupa di componenti per automobili, mentre la seconda è specializzata nel montaggio degli smartphone Android. In questo accordo con FCA, FIH Mobile si occuperà dei software da installare nelle auto elettriche.
FCA accelera sull’elettrico
Dopo l’intesa in fase conclusiva con PSA (Peugeot SA), Fiat Chrysler è pronta a potenziare la sua presenza sul mercato dell’elettrico.
Quello con Foxconn è infatti solo l’ultimo di una serie di recenti patti firmati con aziende che si occupano di elettronica applicata alle automobili. La strategia di e-mobility era la strada indicata dall’ad Mike Manley nel 2018 durante la presentazione del piano quinquennale 2018-2022 dell’azienda.
A giugno 2019 FCA aveva pertanto comunicato il perfezionamento di due accordi con EnelX ed Engie. Nel mirino sempre l’elettrico, questa volta in Europa.
La collaborazione con EnelX, la linea del Gruppo Enel dedicata a soluzioni innovative e digitali, ha permesso la fornitura di strumenti di ricarica per auto elettriche in Italia, Spagna e Portogallo. La francese Engie invece ha operato in concerto con FCA nei mercati di altri 14 Paesi europei: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Olanda, Polonia, Slovacchia, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
Pochi mesi più tardi, a settembre dello scorso anno, Fiat Chrysler ha siglato un’ulteriore intesa con Terna, operatore e gestore delle linee elettriche ad alta tensione italiane. Le due aziende si sono impegnate nella sperimentazione e messa a punto delle prestazioni delle auto elettriche di ultima generazione.
Più nello specifico, all’interno della struttura Terna E-Mobility Lab a Torino, si è deciso di vagliare su un campione di 700 auto la tecnologia “Vehicle-to-Grid” o V2G. Tramite l’interazione con le colonnine V2G, c’è la possibilità per i veicoli di accumulare energia nella batteria e di sfruttarla nei momenti di maggior richiesta durante il tragitto. Un sistema finalizzato al contenimento dei costi di ricarica delle auto.
Le prime vetture ad essere testate, aveva dichiarato il Chief Operating Officer di FCA Pietro Gorlier, sono le 500 elettriche. Modello la cui produzione è stata affidata allo storico stabilimento di Mirafiori. Il debutto della nuova 500 elettrica è atteso nel corso di quest’anno, ma intanto sono già stati avvistati e fotografati i primi prototipi durante dei test su strada.