Max Verstappen ha dominato a Las Vegas, incassando il sesto successo stagionale e riaprendo, di fatto, il mondiale piloti. Se il pilota della Red Bull ha salutato la regione del Nevada da re, le McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri hanno intrattenuto il pubblico della Formula 1 anche a Gran Premio, oramai, concluso.
Ciò che si è verificato in Cina nel marzo scorso ai danni della Ferrari di Lewis Hamilton si è ripetuto anche sul suolo americano: doppia squalifica per le monoposto vincitrici del campionato costruttori 2025. Il motivo? L’irregolarità delle macchine che, proprio come nel caso del 7 volte campione del mondo, ha interessato il fondo evidenziandone un’usura eccessiva.
Il motivo della squalifica
Il regolamento stringente della FIA, infatti, prevede che la tavola di legno di 10 millimetri posta sul fondo della vettura non possa consumarsi più di 1 millimetro. Eppure la McLaren numero 81 ha presentato un’irregolarità di 0,26 millimetri, mentre la numero 4 di Lando Norris ha sforato il limite di soli 0,12 millimetri. E, dunque, squalifica.
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Un duro colpo quello incassato dal team di Woking, soprattutto se si ragiona in ottica mondiale piloti. Lando Norris, in vetta al mondiale, ha tagliato il traguardo in seconda posizione alle spalle di Verstappen, mentre Oscar Piastri ha preso bandiera in una deludente quarta posizione. Le papaya avrebbero lasciato Vegas con un bottino di 30 punti e con Lando Norris saldamente in testa al mondiale piloti, e invece si ritrova a mani vuote.
L’uomo contro la macchina
Tuttavia, l’unica certezza di questo campionato resta Max Verstappen. Grazie alla doppia squalifica, il quattro volte campione del mondo ha raggiunto e uguagliato il secondo posto nella classifica piloti di Oscar Piastri a 366 punti, riducendo il distacco dal leader del mondiale Norris a sole 24 lunghezze, annullando quasi totalmente lo svantaggio di 104 punti dalla vetta dopo il GP d’Olanda di fine agosto.
Il prossimo appuntamento in calendario è il Qatar, circuito più favorevole sulla carta alla McLaren, statistica confermata anche dal team principal Andrea Stella. Tuttavia, resta aperta l’incognita inerente alla gestione delle gomme. Essendo il Qatar una pista estremamente esigente e aggressiva sulle gomme, quest’anno Pirelli ha stabilito, tramite un comunicato, che i piloti potranno utilizzare ogni set di penumatici per un massimo di 25 giri complessivi.
All in
La Red Bull, dunque, non ha nulla da perdere. Max è chiamato a mettere sotto pressione un Lando Norris che nel corso della stagione ha mostrato particolare difficoltà nel gestire la competizione a fronte di un compagno di squadra (Piastri) piuttosto freddo e razionale, anche se, ad oggi, pare che in casa McLaren i ruoli si siano invertiti.

Colui che ha parecchio da difendere è Lando Norris. Il britannico è chiamato a ricomporre quel margine di sicurezza tale da permettergli di mantenere intatta la leadership del mondiale e potrebbe laurearsi campione del mondo già a Losail, guadagnando solo due punti su Verstappen e Piastri.
Doppio volto
Analizzando il territorio italiano, in casa Ferrari ha ridotto i danni di una qualifica deludente Charles Leclerc, quarto sotto la bandiera a scacchi. Da dimenticare, invece, il weekend del numero 44 della Rossa, Lewis Hamilton. Partito dall’ultima casella, il britannico è risalito sino alla decima piazza, promossa ad ottava in seguito alla squalifica delle due papaya. Se da un lato la Scuderia continua a far soffrire i Tifosi, ci pensa Kimi Antonelli a rincuorare gli italiani.
Nonostante la penalità di cinque secondi ricevuta per falsa partenza, il numero 12 è stato protagonista di una rimonta strabiliante dalla 17esima alla terza piazza. Complici una strategia particolarmente azzardata che ha visto l’italiano effettuare la sosta ai box solo al 48esimo dei 50 giri previsti e un passo gara eccezionale, Kimi ha conquistato il secondo podio consecutivo e il terzo podio stagionale.
A cura di Eva Surian