F1, Gran Premio del Giappone: Max Verstappen vince davanti alle McLaren

Prestazione magistrale di Max Verstappen, che dimostra a tutti perché è ancora lui l’uomo da battere. L’olandese vince il Gran Premio del Giappone a Suzuka davanti a Lando Norris () e a Oscar Piastri (). Il quattro volte campione del mondo trasforma la pole position conquistata il sabato e ottiene il primo successo stagionale. È la prima volta dal 2013 che tre piloti diversi vincono le prime tre gare della stagione. Ancora una gara anonima per la Ferrari. Quarto posto per un frustrato Charles Leclerc e sola settima posizione per Lewis Hamilton. La Rossa chiude davanti alla Mercedes, ma il distacco con McLaren e Red Bull è ancora significativo. Il prossimo Gran Premio del primo triple header della stagione si disputerà in Bahrain domenica 13 aprile alle 17:00.

Vincere in grande stile

Semplicemente fenomenale. Non ci sono altri aggettivi o superlativi per descrivere Max Emilian Verstappen. La vittoria del quattro volte iridato è un’opera d’arte come la livrea celebrativa sfoggiata da Red Bull per celebrare la partenership con Honda. Il n°1 del team anglo-austriaco diventa il primo pilota della storia della Formula 1 a vincere consecutivamente quattro volte il Gran Premio del Giappone. Il primo posto di oggi è l’ennesima ‘Maxterclass’. Successo conquistato in gran parte il sabato grazie al tempo record della pista che gli è valso la pole position.

La gestione di gara è stata perfetta. Inseguito per 53 giri da Lando Norris, Max ha sempre tenuto il britannico al di fuori del secondo che gli avrebbe consentito di utilizzare il DRS.  Punzecchiato in passato dal CEO di McLaren Zak Brown, Verstappen si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: «Sono felice della vittoria. Non voglio pensare a che cosa potrei fare se fossi su quell’altra macchina (la MCL39). Non mi avrebbero proprio visto, sarei già arrivato a Tokyo». In passato il manager statunitense aveva detto che le vittorie dell’olandese fossero merito esclusivo delle monoposto disegnate da Adrian Newey. La vittoria del mondiale nella stagione 2024, e in modo ancora più evidente la vittoria in Giappone, testimoniano invece le eccezionali ed uniche qualità dell’olandese.

Ai microfoni di Sky Sport F1 Italia, Verstappen ha rifilato una vera propria stoccata anche al leader del mondiale Lando Norris. In uscita dai box dopo il pit stop, Norris ha cercato di sorpassare l’olandese in uscita dalla pit lane, finendo sull’erba e rischiando di mettere nel muro la sua monoposto n°4. Il britannico si è aperto subito via radio è ha accusato Max di averlo scorrettamente spinto fuori dalla pista. Ma Verstappen la vede diversamente: «Penso che l’erba non fosse tagliata bene in quel punto. Lando lo ha notato ed ha voluto intervenire. Lo ha fatto molto bene». Questo il commento del n°1, che dopo la gara si trova ora a solo un punto dal primo posto della classifica del mondiale piloti.

Occasione Sprecata

Troppo attendista l’atteggiamento di McLaren, che ne aveva sicuramente di più. Il team di Woking si è concentrato sul bottino di tappa anziché attaccare il leader della corsa. La macchina papaya era di gran lunga la migliore, ma Norris e Oscar Piastri non sembrano riuscire a estrarre il massimo della performance dalla MCL39. Lando Norris ha aumentato il passo solo dopo essere stato messo sotto pressione dal compagno di squadra. Per il team principal della Red Bull Christian Horner la chiave della vittoria di Max è stata la gestione in due punti strategici del circuito. «Avevamo un ritmo che ci ha consentito di tenere Lando fuori dalla zona DRS – ha spiegato Horner – Max è stato molto veloce in curva 11 e all’uscita dell’ultima chicane, due punti cruciali per tenere la McLaren a distanza di sicurezza».

«Era qualcosa che sapevamo fin dall’inizio, su questa pista servono 7-8 decimi di vantaggio in termini di prestazioni per poter sorpassare», ha detto Andrea Stella, team principal di McLaren. «Normalmente questo gap può arrivare ad un certo punto della corsa se fai un buon lavoro con la gestione delle gomme. Il nuovo asfalto  ha cambiato le carte. Così non si può più considerare un circuito ad alto degrado». L’usura degli pneumatici è stata di lunga inferiore rispetto alle aspettative di Pirelli. Il circuito giapponese è sempre stato noto per essere particolarmente severo sulle coperture. In gara la storia è stata un’altra. Andrea Kimi Antonelli su Mercedes ha mantenuto un ritmo altissimo fino al 31esimo giro, ben oltre la finestra di pit stop prevista.

Dispersi

Per la Ferrari miglior risultato nella domenica di gara. I risultati sperati però sono ancora lontani. Nel giorno del suo 150esimo Gran Premio con la casa di Maranello, Charles Leclerc chiude in quarta posizione. Grazie al quarto posto di Suzuka, il monegasco diventa il pilota ad aver conquistato il maggior numero di punti con il Cavallino Rampante. 1411 punti in sette stagioni. In classifica seguono Sebastian Vettel (1400) e Fernando Alonso (1190). È il miglior piazzamento in stagione per Leclerc, che al termine della corsa non ha nascosto la sua frustrazione per il momento che stanno vivendo sia lui che la scuderia.

 

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«Quando fai tutto alla perfezione e ti ritrovi comunque quarto è frustrante. Mancano ancora due o tre decimi, e questo fine settimana non avevamo il margine». Il gap tecnico con i team davanti è evidente. Leclerc ha fatto da spettatore per tutta la gara. Dopo la bandiera a scacchi il distacco dal ‘triello’ di testa è più di quindici secondi. Un gap importante, che sarà difficile da ricucire in poco tempo. «Oggi abbiamo massimizzato il nostro potenziale, ma non possiamo accontentarci se questo significa arrivare solo quarti».

Con il 7° posto di Lewis Hamilton la Ferrari conclude la tappa nella terra del Sol Levante con diciotto punti, gli stessi conquistati nei primi due appuntamenti di Australia e Cina. Anche il n° 44 non ha mai avuto il ritmo per impensierire Kimi Antonelli per la sesta posizione. Lewis è stato l’unico pilota nella top 10 a montare le gomme dure alla partenza, questo per avere a disposizione la mescola media nella parte finale della gara. Con meno carburante e gomme più morbide, ci si aspettava che Hamilton infuocasse la sua linea dei tempi. Invece il britannico ha faticato più sulle medium che sulle hard. «Non avremmo potuto fare di più. Stiamo faticando su alcuni aspetti e dobbiamo continuare a lavorare per cercare di estrarre più performance dalla vettura», ha commentato Frédéric Vsseur. «C’è margine di miglioramento e dobbiamo concentrarci sull’equilibrio della monoposto e sulla gestione delle gomme».

Talento cristallino

Altra prestazione degna di nota quella di Andrea Kimi Antonelli. In una delle tappe più difficili del mondiale il talento di Bologna è stato momentaneamente leader della corsa, diventando il più giovane pilota di sempre ad occupare la prima posizione in un Gran Premio di Formula 1. L’ottima gestione nella prima frazione ha permesso a Kimi di restare in pista più a lungo per avere poi gomme più fresche nello stint conclusivo della corsa. Dopo le prime tre gare Antonelli occupa la quinta posizione della classifica piloti a quota trenta punti.

Il n°12 ha realizzato il giro più veloce in gara, riuscendo poi ad avvicinarsi al suo compagno di scuderia George Russell nel finale. Un inizio di stagione incoraggiante, soprattutto per un pilota al debutto nella massima serie e ancora nella fase di apprendimento. Bisogna ancora trovare i dettagli e il limite nel giro secco, ma le prestazioni dell’italiano arriveranno sicuramente una volta acquisita maggiore confidenza con la sua W16.

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