F1, Gran Premio d’Australia : Lando Norris vince, la Ferrari K.O.

È stata una gara folle, a eliminazione. Dei venti piloti che hanno preso parte al Gran Premio d’Australia solo quattordici sono arrivati alla bandiera a scacchi. Le difficili condizioni climatiche han messo a dura prova anche i piloti più esperti. Ciò che è emerso dalla prima tappa della stagione 2025 è la manifesta superiorità della McLaren, che ha dominato per tutto il GP. Solo un errore di Oscar Piastri “rovina” la festa del team papaya. A pochi giri dalla fine, un’uscita di pista lo fa scivolare dal terzo al 9° posto.

Prova di maturità da parte di Lando Norris. Tallonato tutto il tempo da Max Verstappen, mantiene il sangue freddo e conquista la quinta vittoria in carriera. Sprofondo Ferrari, mai in gara. Charles Leclerc chiude 8° appena davanti a Lewis Hamilton 9°. Prestazione indifendibile quella degli uomini in Rosso. Tra cinque giorni le monoposto tornano in pista per la prima sessione di prove libere del Gran Premio di Shanghai, in programma alle 4:30 di venerdì 23 marzo.

Sprofondo rosso

La Ferrari esce dal weekend di Melbourne con le ossa rotte. La sensazione è quella di aver ricevuto un gancio da k.o. già nella gara di apertura. La Scuderia di Maranello, arrivata sulle ali dell’entusiasmo, è chiamata subito a rincorrere. Dopo l’entusiasmo che era emerso nella giornata di venerdì, la luce pareva essersi spenta già durante le qualifiche di domenica. Un calo di prestazione vistoso che ha compromesso il weekend australiano. Un esordio da dimenticare, considerando che la Rossa non concludeva la prima stagionale con entrambe le monoposto fuori dalle prime sei posizioni dal 2009.

Una prestazione troppo brutta per essere vera. Leclerc e Hamilton non sono mai stati in grado di attaccare la monoposto che li precedeva. Nella prima frazione di gara il monegasco ha di ingaggiare un duello con George Russell, ma non ha mai avuto la velocità necessaria per poterlo impensierire. Lo stesso per Hamilton con Alexander Albon. Il debutto del britannico è il secondo peggiore di questo secolo per un pilota esordiente con il Cavallino, davanti solo alla 17esima posizione di Luca Badoer al GP di Valencia nel 2009. Ciò che preoccupa è la totale mancanza di ritmo nel passo gara: +2,100s in media più lento della McLaren, e un secondo di ritardo al giro rispetto a Mercedes e a Max Verstappen su Red Bull.

Charles Leclerc in pista durante il Gran Premio di Australia a Melbourne

Secondo quanto riportato da Carlo Vanzini, la Ferrari è stata costretta ad alzare l’altezza da terra delle proprio monoposto. Il fondo era troppo basso, e causava un’usura eccessiva del pattino di legno posto al centro del sotto vettura. La FIA controlla il degrado subito da questa componente, e se non ne sono stati rispettati i limiti, i piloti vengono squalificati, proprio come era accaduto a Leclerc e Hamilton nel Gran Premio di Austin nel 2023. A rendere ancora più negativo il quadro è stata l’incapacità nel gestire la strategia. Quando la pioggia si è abbattuta sul circuito, il muretto ha aspettato troppo per richiamare i suoi piloti ai box. Le condizioni sono peggiorate, rendendo impossibile rimanere in pista con le slick (le gomme da asciutto). La doppia sosta obbligata è costata a entrambi la posizione in pista. Un testacoda del n°16 ha poi peggiorato ulteriormente la situazione.

Ripartire subito

Solo tre punti conquistati. Gran Premio concluso alle spalle di sei team tra cui Williams, Aston Martin e la Sauber guidata dall’ex team principal Ferrari Mattia Binotto. Le immagini che sintetizzano il weekend non possono che essere quelle di Hamilton e Leclerc che fissano il vuoto dopo le qualifiche, e quella del team principal Fred Vasseur che, durante l’intervista nel post gara, ha dovuto faticosamente lottare contro il vento per poter reggere l’ombrello che lo stava riparando dalla pioggia.

 

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Archiviata la prima tappa la Ferrari deve immediatamente ripartire, e tra soli sette giorni avrà l’occasione per rifarsi. Il circuito della Cina offrirà un quadro più rappresentativo delle gerarchie in pista. Ma il quadro non resta uno dei migliori. Storicamente il Cavallino Rampante non ha mai brillato a Shanghai, e venerdì 21 arriverà in terra cinese pieno di incertezze. Se non si otterranno i risultati sperati entro il Gran Premio del Giappone, gara che rispecchia fedelmente la forza effettiva dei team, Ferrari potrebbe anche decidere di abbandonare lo sviluppo della SF-25 per concentrarsi sulla vettura 2026, in vista anche dal drastico cambio regolamentare che entra in vigore a partire dalla prossima stagione.

Ai microfoni di SkySportF1, Charles Leclerc ha fatto il punto della situazione: «Abbiamo tanto su cui lavorare. Come prima gara mi aspettavo decisamente meglio. Sono deluso, ma tra pochi giorni saremo di nuovo in macchina e spero che avremo l’occasione per rifarci». Il n° 16 guarda già avanti, consapevole delle grandi difficoltà riscontrate l’anno scorso in Cina. Nella sua analisi Fred Vasseur imputa la principale causa della débâcle ferrarista dalla gestione della corsa: «La gara è dipesa dalla strategia, si poteva fare sicuramente di meglio ma dirlo dopo è sempre semplice. Difficile trovare qualcosa di positivo in questo weekend». Un inizio peggiore di questo non poteva esserci e, come dice Il Maestro Leo Turrini, sembra già che «anche quest’anno, si vince l’anno prossimo».

I promossi

Weekend da dieci in pagella quello di Lando Norris, che dopo 1039 giorni pone fine al dominio di Max Versappen in testa alla classifica. Per la prima volta dal 2012 un pilota della McLaren è primo nella graduatoria riservata ai piloti. Pole position e gara quasi tutta al comando. È un Norris chirurgico, preciso, che non si lascia intimidire dalla pressione del quattro volte campione del mondo. Consapevole della forza della sua MCL39, questa è una versione matura e decisa del n°4.

L’aveva detto Andrea Stella alla premiazione dei Caschi d’Oro 2024, «cercheremo di rendere questa Formula 1 un po’ più noiosa», e le premesse sembrano dargli ragione. Incredibile il lavoro fatto dalla squadra di Woking durante la pausa invernale. McLaren è chiaramente la macchina da battere. Il gap tecnico creato tra sé e gli altri è evidente. Come nel 2023, all’alba del dominio Red Bull, anche in questo caso George Russell ha le idee chiare sul proseguo della stagione: «Sono molto avvantaggiati, perché possono interrompere lo sviluppo già ora e dedicarsi completamente al 2026. Sarà difficile colmare questo divario»

Prestazione degna di nota anche quella di Andrea Kimi Antonelli, protagonista di una rimonta dal sedicesimo al 4° posto da vero veterano. In delle condizioni complicate, che hanno costretto al ritiro piloti esperti come Alonso e Sainz, Antonelli è stato impeccabile, riuscendo a gestire una gara che è stata folle. Una vera prodezza quella del talento bolognese. A 18 anni, sei mesi e 19 giorni, il n°12 è il secondo pilota più giovane di sempre ad andare a punti nella storia della F1. Ma non solo, perché diventa anche il più giovane italiano di sempre a punti in F1 e il più giovane nella storia della Mercedes. Un esordio da incorniciare.

 

 

 

 

 

 

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