
Quello che doveva essere il weekend della rinascita della Ferrari si è trasformato in un inferno. Al termine della gara la Federazione Internazionale ha squalificato entrambe le vetture della Rossa per delle irregolarità. L’esclusione dalla classifica finale vanifica quel poco che era stato fatto nel fine settimana di Shangai. Una gara anonima e questo epilogo finale gettano parecchie ombre soprattutto sulla direzione tecnica della scuderia. La doppietta della McLaren, con Oscar Piastri 1° davanti al compagno di squadra Lando Norris 2°, rende il quadro ancora più complicato. La prossima tappa è il Gran Premio del Giappone a Suzuka. Venerdì 4 aprile alle 4:30 scatta la prima sessione di Prove Libere.
Inaccettabile
Non ci sono altre parole per definire questo Gran Premio della Ferrari. Il weekend di Shangai è stato un vero appuntamento con la storia. Nel giorno del 1100esimo GP della Rossa in Formula 1, per la prima volta entrambe le vetture del Cavallino sono state squalificate, e per due differenti ragioni. Charles Leclerc è stato estromesso dalla classifica finale per una violazione del peso minimo. La sua n° 16 è risultata sottopeso di un chilo rispetto al limite imposto dalle regole. Un errore tanto banale quanto imperdonabile per un team dalle infinite capacità tecniche.
Poco dopo la notifica della squalifica del monegasco è arrivata anche quella per Lewis Hamilton. Un’ora e mezzo dopo la fine della gara la FIA escluso il sette volte iridato dopo aver riscontrato un’usura irregolare dello skid block, il pattino di legno posto sotto il fondo della monoposto. Dopo la débâcle di Melbourne nella gara inaugurale della stagione, è la seconda volta consecutiva che la Ferrari non riesce a coniugare competitività e rispetto del regolamento tecnico senza dover comprometterne uno o l’altro. In Australia si era registrato un vistoso calo di competitività in seguito alla scelta dei tecnici di alzare da terra le monoposto per un’elevata usura proprio dell’elemento posto sul fondo vettura.
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Un’umiliazione mondiale, che non può che mettere al centro delle critiche tutta la gestione tecnica, Vasseur incluso. Nessuno può ritenersi immune dai giudizi negativi, dalla direzione tecnica alla stessa direzione sportiva. L’eliminazione di entrambe le monoposto vanifica il lavoro fatto dai due piloti. Leclerc è stato autore di un’ottima gara nonostante la rottura della bandella sinistra dell’ala anteriore nel primo giro. Il danno riportato ha causato una perdita dai venti ai trenta punti di carico aerodinamico, ma il pilota di Monaco è stato in grado di mantenere il passo e superare il proprio compagno di squadra per la quinta posizione. 6° Hamilton, che sabato 22 marzo ha conquistato la sua prima sprint pole postion, la prima vittoria in una gara sprint sia per lui sia per la Ferrari. Comunque, un fine settimana da dimenticare il prima possibile…
Prove di fuga
Procede senza intoppi invece il percorso della McLaren. Una doppietta che è una prova di forza. Solo un’<anomalia all’impianto frenante della n°4 di Lando Norris ha reso meno evidente il distacco tra il team di Woking e il resto del gruppo. Nella sprint il team papaya era parso meno brillante, ma dopo la mini-gara la scuderia di Andrea Stella ha corretto decisamente il tiro. I suoi due piloti non sono mai stati in pericolo e hanno potuto gestire il ritmo e la gara dalle due posizioni di verticie.
Terza vittoria in carriera per Oscar Piastri, forse la prima senza critiche per l’australiano. In Ungheria voci negative si erano mosse per la gestione di gara da parte del muretto box con le ‘papaya rules’, mentre la vittoria in Azerbaijan è macchiata dal giallo mini-DRS che ha offerto un vantaggio irregolare a scapito del secondo classificato Leclerc. Con il successo in Cina Piastri si candida ad essere il primo rivale del suo compagno di squadra per la classifica piloti.

Per quanto riguarda il Mondiale Costruttori al momento non ha senso parlare di una lotta aperta al titolo. Il team fondato da Bruce McLaren ha già accumulato 21 punti di vantaggio sulla Mercedes di Kimi Antonelli e George Russell, attualmente seconda forza dello schieramento, dopo solo due gare. Il gap tecnico pare incolmabile. Le qualità della MCL39 sono evidenti: nel giro secco in qualifica entrambi i piloti hanno commesso degli errori, ma sono riusciti a qualificarsi rispettivamente in prima e terza posizione. Inoltre, il circuito cinese è ritenuto come uno dei banchi di prova più rappresentativi dei valori in campo, e il prossimo Gran Premio del Giappone delineerà un quadro ancora più preciso, se non definitivo delle gerarchie, che al momento paiono nette.
La classifica finale aggiornata dopo le squalifiche di Leclerc, Hamilton e Gasly
Update 🚨 Following DSQs for Gasly, Leclerc and Hamilton the points scorers are as follows:
Piastri 25 pts
Norris 18
Russell 15
Verstappen 12
Ocon 10
Antonelli 8
Albon 6
Bearman 4
Stroll 2
Sainz 1 (his first point for Williams) #F1 #ChineseGP— Formula 1 (@F1) March 23, 2025