L’Etna torna a eruttare nella notte tra il 18 e il 19 luglio. Lo ha reso noto l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Si è aperta, infatti, una bocca effusiva sul fianco settentrionale del Nuovo Cratere di Sud-Est, la zona alta e desertica del vulcano. Il fenomeno, iniziato il 14 luglio, ha portato alla nascita di nuova colata di lava sul lato occidentale e su quello orientale.
Attorno alle 11, ora locale, ha avuto inizio un’abbondante emissione di cenere, di colore marrone, dal Cratere di Nord-Est ed è stato divulgato, per questo, un comunicato VONA (Volcano Observatory Notice to Aviation) rosso, tornato poi ad arancione intorno alle 13.
Il vulcano resta carico di energia, come dimostra l’alto livello del tremore dei condotti magmatici interni all’Etna.
Il fenomeno non ha comunque inficiato sull’attività dell’aeroporto internazionale Fontana Rossa di Catania.
L’attività del 18 luglio
Le immagini della notte del 18 luglio, sono state scattate con uno zoom 125x da Tremestieri Etneo, a 20 km a sud dal cratere.
La telecamera termica a Monte Cagliato delle ore 07:00 UTC (9 ora locale) mostra l’avanzamento della colata lavica e la debole attività stromboliana in cima al Nuovo Cratere di Sud-Est.
Proprio alla scorsa notte (00:10, ora locale), risale l’ultima attività sismica, rilevata dall’Osservatorio Etneo dell’INGV.
Le immagini e i video pubblicati in questo articolo sono tratti dal sito e dalla pagina Facebook dell’INGV.
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