L’estate 2020 avrà nuove regole per l’ingresso in spiaggia: prenotazioni online per accedere agli stabilimenti balneari e distanza di almeno un metro sotto gli ombrelloni. Consentiti i bagni in mare ma sempre ad una distanza minima gli uni dagli altri. Sono queste alcune delle raccomandazioni per la prossima estate contenute nel Rapporto sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus Sars-Cov2, pubblicato dall’Istituto superiore di sanità (Iss).
L’obiettivo del piano è aumentare il livello di sicurezza nelle spiagge in vista della prossima stagione balneare. L’ Italia ha oltre 7000 chilometri di coste e un numero molto alto di aree di balneazione, abitate da 17 milioni di persone. Questi dati possono addirittura raddoppiare nella stagione estiva.
Con il turismo balneare, quindi, le occasioni di affollamento e contatto sono molto più frequenti. Ecco perché, tra le regole pubblicate dall’Iss, c’è il divieto di organizzare feste ed eventi musicali– a meno che non siano solo di ascolto- e l’obbligo di prenotazione per accedere agli stabilimenti.
Come dovranno organizzarsi gli stabilimenti balneari
I gestori dovranno registrare gli utenti all’ingresso e conservare l’elenco delle presenze per un periodo di almeno 14 giorni, sempre nel rispetto della privacy. Sdraio, sedie e lettini dovranno essere sanificati almeno una volta al giorno, così come le cabine, le docce e gli spazi comuni. I bagnanti, poi, saranno tenuti ad usare mascherine e guanti in caso di contatti ravvicinati con altre persone.
La voce dei sindaci sulle spiagge libere
Per le spiagge libere il compito di far rispettare le nuove regole di distanziamento sarà affidato ad enti locali e sindaci. Questi ultimi, in particolare, si mostrano scontenti delle misure pubblicate dall’Iss. A riferirlo è Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci): «La storia si ripete. Qualcuno decide regole complicate senza coinvolgerci. Noi siamo esclusi dalle decisioni e poi su di noi si scarica la responsabilità della loro applicazione». Decaro afferma anche che sarà difficile far rispettare le misure nelle spiagge libere, sottolineando che non ci sono nemmeno le risorse per continuare a pagare i servizi essenziali.