In El Salvador almeno 22 giornalisti della testata indipendente El Faro, critica nei confronti del governo del presidente Nayib Bukele, sono stati spiati con lo spyware Pegasus. Si tratta di un software creato dall’azienda israeliana NSO per spiare le attività sugli smartphone di sospetti criminali.
A rivelare la notizia è un’indagine svolta da Citizen Lab, un istituto di ricerca canadese che ha lavorato insieme ad alcune organizzazioni che si occupano di sicurezza informatica e diritti umani.
Quella in El Salvador è una delle operazioni di spionaggio più estese mai svolte usando il software Pegasus. Tra luglio 2020 e novembre 2021, infatti, sarebbero stati spiati gli smartphone di almeno 35 persone: non solo giornalisti di El Faro, ma anche attivisti per i diritti umani e reporter di altre testate.
Il governo di Nayib Bukele e gli spionaggi
Secondo l’indagine, tutte le persone spiate si stavano occupando a vario titolo di denunciare le attività autoritarie del presidente Nayib Bukele, ed è molto probabile che le attività di spionaggio siano state portate avanti direttamente dal suo governo.
Bukele, classe 1981, è stato eletto presidente di El Salvador nel giugno 2019 e da allora ha mostrato delle crescenti tendenze autoritarie. Nel febbraio 2020, ad esempio, occupò il parlamento del suo Paese facendo irruzione con l’esercito per superare le resistenze dell’opposizione su una legge per la sicurezza.
Una delle iniziative più controverse di Bukele è quella di ridurre i tassi record di violenza del paese incoraggiando la collaborazione tra l’esercito e le gang criminali. Tuttavia, un recente rapporto della Foundation of Studies for the Application of Law ha mostrato che, nonostante un calo negli omicidi, questa iniziativa ha causato un aumento dei rapimenti.
El Faro è una testata indipendente che si è distinta per le sue indagini particolarmente incisive sull’amministrazione di Bukele. A settembre 2020 aveva accusato il governo di aver fatto un accordo con la gang criminale MS-13. In base al patto la gang avrebbe evitato di fare omicidi in pubblico e indirizzato voti al partito di Bukele in modo da ottenere dei trattamenti di favore per i suoi membri incarcerati.
Il governo Bukele ha attaccato a più riprese il sito El Faro accusandolo di evasione fiscale e riciclaggio di denaro sporco e mettendo sotto pressione i membri della sua redazione, tanto che la Inter-American Commission on Human Rights ha chiesto delle misure di sicurezza per i giornalisti della testata, sostenendo che la loro vita sia in pericolo.
L’azienda NSO e il suo software Pegasus
Fondata nel 2010, NSO è un’azienda d’intelligence israeliana specializzata nel fornire ai governi dei software per spiare le attività degli smartphone di utenti sospetti. Il suo software più famoso è Pegasus, che può essere installato su apparecchi iOS e Android e consente di estrarre email, foto e messaggi, ma anche di registrare telefonate e attivare segretamente le telecamere e microfoni dei telefoni spiati.
NSO è stata accusata più volte di fornire il suo software a governi che poi lo usano per spiare giornalisti e attivisti per i diritti umani di diversi paesi. Nel 2019 Whatsapp e Facebook hanno accusato NSO di essere responsabile di attacchi a 1400 utenti, e due anni dopo anche Apple ha fatto causa alla società con le stesse accuse.
Per questo motivo le attività di NSO sono finite al centro di diverse inchieste giornalistiche, tra cui un’indagine dell’estate 2021 nata dalla collaborazione tra diverse grandi testate (tra cui il Guardian e il Washington Post). L’inchiesta ha confermato che i sistemi di NSO non verrebbero usati solo per sorvegliare sospetti criminali, ma anche per spiare giornalisti, dirigenti d’azienda e attivisti. Tra le vittime di spionaggio ci sarebbero anche persone vicine al giornalista Jamal Khashoggi, ucciso nel 2018.
Articolo di Valeriano Musiu