Dragon Ball, 40 anni fa usciva il primo volume del manga di Toriyama

Se si pensa ai manga uno dei primi nomi che viene in mente è sicuramente Dragon Ball. La prima copia, uscita il 20 novembre 1984, ha accompagnato intere generazioni, diventando una delle opere più longeve e influenti di sempre. Sebbene la saga realizzata dal maestro Akira Toriyama non sia la più venduta al mondo, è indubbio che il suo successo sia al pari dei fumetti che lo precedono in classifica (One Piece e Asterix).

La nascita di Dragon Ball

Dopo aver terminato Dr. Slump, Toriyama sotto consiglio del suo editore decise di realizzare uno shonen – opera ideata per un pubblico prettamente maschile – sul kung fu, sua grande passione. Dragon Boy, questo il nome della serie, riscontrò il favore del pubblico e convinse il mangaka a proseguire su questa direzione. È così che nacque Dragon Ball, la storia di Goku e i suoi amici alla ricerca delle sette sfere del drago. Presentato per il numero 51 della rivista Weekly Shonen Jump, il manga prende ispirazione da “Il viaggio in Occidente”, il classico cinese che racconta un viaggio verso le terre lontane.

Dato il successo, Toriyama decise di proseguire la storia, inserendo prima un nemico veramente malvagio (il Grande Mago Piccolo) e poi rendendo il protagonista un adulto. La scelta, inizialmente non approvata dall’editore Torishima, fu dettata dal bisogno di semplificare la realizzazione delle scene di combattimento. Nascono così le più grandi battaglie del mondo di Dragon Ball. Da Freezer ai cyborg, da Cell a Majin Bu: gli scontri hanno accompagnato milioni di persone, arrivando a ben 519 capitoli in dieci anni.

Dragon Ball e l’influenza nella cultura popolare
Arale and Akane giocano a Dragon Ball Z nel remake di Dr. Slump

Il franchise di Dragon Ball ha avuto un impatto su grandi e piccoli e non è un caso che siano diverse le opere influenzate dal giovane Saiyan. In primis proprio Dr. Slump, che nel remake del 1997 contiene diversi riferimenti: in un episodio Arale e Akane giocano proprio a Dragon Ball Z, mentre in altri quattro Goku diventa uno dei protagonisti del Villaggio dei Pinguini.

Anche altri cult come One Piece e Naruto riprendono scene del manga di Toriyama: nell’episodio sei di quest’ultimo Tenten tira fuori una carta con su scritto «Una conclusione emozionante in cui vedere il tuo migliore amico ucciso ti fa scattare e risveglia i tuoi poteri latenti?!». Il richiamo a Dragon Ball è evidente: nell’arco temporale di Freezer, infatti, Goku si trasforma in Super Sayan dopo la morte dell’amico Krillin.

Gumball si trasforma in Super Saiyan

Gumball, protagonista della popolare e omonima serie (Lo straordinario mondo di Gumball) targata Cartoon Network, più volte tenta di trasformarsi in Sayan: capelli biondi e aura intorno al corpo sono un esplicito richiamo al mondo di Dragon Ball. L’emittente televisiva fa riferimento al franchise anche in Steven Universe. Nell’episodio “Sworn to the Sword” Connie indossa un abito simile a quello di Piccolo, mentre Garnet si toglie i capelli per ridurre il proprio peso (come fa il namecciano con il suo mantello). Durante la serie anche il dispositivo che Hopper utilizza per misurare i livelli di potenza ricorda lo scouter di Dragon Ball, così come il modo in cui questo esplode se la potenza è troppo elevata. Altro diretto riferimento arriva nell’episodio “Nightmare Hospital”, quando Connie e sua madre passano davanti a una stanza dove il paziente #20 è curato dal dottor Gero, scienziato antagonista nella saga degli androidi.

Un cameo avviene anche in Fight Club, mentre nella trilogia di Matrix alcune sequenze di combattimento somigliano a quelle di Dragon Ball Z.

Ma l’influenza e la passione per il manga supera i confini del web. Infatti, sono tanti i volti noti appassionati. Nel 2012 Rafa Nadal, leggenda del tennis appena ritiratasi, durante un unboxing ha dichiarato che Dragon Ball è la sua serie preferita. Il wrestler professionista Keith Lee, dal canto suo, ha voluto chiamare la sua mossa finale come la sfera genkidama di Goku. A livello musicale, invece, non si può non ricordare il post dell’icona rap Snoop Dogg, che su Reddit scriveva «Gogeta is a g», Gogeta è un grande.

Chi è Akira Toriyama, il mangaka per eccellenza
Il mangaka Akira Toriyama

Dietro questo capolavoro di letteratura contemporanea del Sol Levante vi è il mangaka Akira Toriyama. Nato nella città di Nogoya il 5 aprile 1955., fin da giovanissimo mostra un grande interesse nel disegno, tanto che decide di iscriversi alla Prefectural Industrial High School di Tokyo nella quale si diplomerà; ma la strada per la consacrazione all’olimpo dei mangaka è ancora lontana.

Nel 1978 partecipa al concorso per aspiranti mangaka Monthly Young Jump Award, aggiudicandosi il primo posto con la sua opera Wonder Island. Ma il primo successo che lo renderà mainstreaming arriverà con Dottor Slum & Arale, realizzata tra il 1979 e il 1984. La serie sarà il suo aapripista e lo porterà a scrivere Dragonball, capolavoro più lungo e famoso del mangaka.

Nonostante la scomparsa nel marzo 2024, il ricordo di Toriyama continua a vivere nei suoi capolavori, ancora oggi pubblicati. Non a caso, in occasione del 40° anniversario di Dragon Ball, dall’11 ottobre su Fuji TV viene trasmessa la serie animata Dragon Ball Daima, scritta e illustrata dallo stesso Akira Toriyama, che ne ha curato la storia e il character design.

In collaborazione con Moisès Chiarelli

Elena Cecchetto

📍Milano 👩🏼‍🎓Comunicazione, Media e Pubblicità ⚽️ Quando lavoro mi trovi allo stadio, quando non lavoro pure

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