Le cinque persone a bordo del sommergibile disperso nell’Atlantico settentrionale dalla mattina del 18 giugno potrebbero non sopravvivere. È una corsa contro il tempo: ancora 70 ore e l’ossigeno potrebbe finire. Il sottomarino si era immerso per un’esplorazione intorno al relitto del Titanic. Dopo un’ora e quarantacinque minuti, la Polar Prince (la nave che stava in superficie) aveva perso i contatti con il sottomarino. Lanciato l’allarme, sono iniziate le attività di ricerca della Guardia costiera degli Stati Uniti e del Canada. Le informazioni sono scarse al momento.
OceanGate Expeditions
Il sommergibile è gestito da OceanGate Expeditions, una società che offre la possibilità di compiere brevi escursioni sott’acqua. La capienza è di massimo cinque persone. Le spedizioni vengono organizzate in particolari punti del fondale marino, spesso per osservare relitti di velieri e di imbarcazioni come il Titanic. Il biglietto per un posto a bordo costa 250 mila dollari.
La storia del Titanic
Il Titanic era un transatlantico britannico naufragato alle 2.20 del mattino del 15 aprile 1912, durante il suo viaggio inaugurale, dopo la colllisione contro un iceberg nell’Oceano Atlantico. Avrebbe dovuto compiere la tratta Southampton- New York. Nell’inabissamento della nave persero la vita 1.518 persone. Solo 705 riuscirono a salvarsi.
La spedizione e i passeggeri
OceanGate aveva avviato una spedizione di otto giorni con partenza dal Canada il 12 giugno e ritorno il 20 giugno, stando alle informazioni fornite dal sito della società, che per ora non ha diffuso molti dettagli. Tra i passeggeri era compreso anche Hamish Harding, un milionario britannico di 59 anni. L’uomo è tra i primi a essere diventato un “turista spaziale” grazie a una breve escursione organizzata dalla compagnia spaziale Blue Origin di Jeff Bezos, l’ex CEO di Amazon. Assieme a lui, a bordo c’erano altri due turisti: uno degli uomini più ricchi del Pakistan e suo figlio. Poi il CEO della OceanGate e il pilota, Paul Henry Nargeolet.
Il sommergibile
Il modello del sommergibile coinvolto sembra sia il Titan, utilizzato dalla società per compiere esplorazioni fino a 4mila metri di profondità. Sarebbe realizzato in titanio e fibra di carbonio, con una massa intorno alle 9,5 tonnellate. Di forma pressoché cilindrica, ha una lunghezza di 6,7 metri e un diametro di 2,5 metri. Inoltre, ha riserve di ossigeno per coprire quattro giorni di immersione.
Le operazioni di soccorso
Mi’sel Joe, capo del gruppo indigeno canadese che possiede la nave madre «Polar Prince» ha parlato all’emittente pubblica canadese CBC. «Gli Stati Uniti hanno trasportato un altro sommergibile per partecipare alle operazioni di salvataggio» ha dichiarato. Joe ha aggiunto che l’allarme è stato lanciato quando il «Titan», lungo 6,5 metri, non ha dato alcun segnale domenica notte, due ore dopo il suo ritorno in superficie. Le autorità canadesi hanno inviato nell’area, situata a circa 380 miglia nautiche (700 chilometri) a sud di St. John’s, Terranova, la nave della Guardia Costiera Kopit Hopson 1752 e un aereo da pattugliamento marittimo Lockheed CP-140 Aurora.
Le dichiarazioni
We are all anxiously awaiting a positive outcome in the coordinated search for the Titan submersible and the people onboard. I have reached out to the @UKinCanada, @USAmbCanada, and Chief Misel Joe to offer our province’s full support during this challenging situation. https://t.co/KuqxlqsJWj
— Andrew Furey (@FureyAndrew) June 20, 2023
Il premier di Terranova e Labrador Andrew Furey ha dichiarato su Twitter di essere fiducioso che «la Guardia Costiera degli Stati Uniti localizzerà il sottomarino e i suoi passeggeri molto presto». «Terranova e Labrador hanno una lunga storia che la collega al relitto del Titanic, con i turisti che lasciano il nostro porto per visitare il sito», ha aggiunto Furey. «Tutti i nostri pensieri sono per chi è a bordo del sommergibile, e per le rispettive famiglie» ha dichiarato, invece, un esponente della società OceanGate.