Al via la demolizione della scuola d’infanzia in via Rimini, zona Romolo. Secondo quanto si apprende dal comunicato dell’ufficio stampa del Comune di Milano, l’istituto era stato chiuso nel 2012 per ritrovamenti di tracce di amianto. Tre sezioni della materna erano state spostate nella scuola elementare di via Brunacci.
Al momento la struttura risulta agibile e operativa. «Siamo aperti, però è previsto un disegno di demolizione», ha dichiarato la dirigente della scuola d’infanzia. Verranno stanziati 1 milione e 850mila euro per l’abbattimento e la bonifica del terreno. I lavori per la ricostruzione sono previsti per il 2020, in seguito alla gara d’appalto ora predisposta.
In Lombardia sono 1.127 le scuole che dal 2006 ad oggi hanno comunicato alla Regione la presenza di amianto nelle loro strutture. Di queste 78 sono più a rischio, mentre 45 vengono costantemente monitorate per una presenza di amianto friabile maggiore della quantità consentita. I dati erano stati forniti dall’assessore lombarda all’Istruzione Melania Rizzoli, ad aprile di quest’anno, in risposta a una interrogazione del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale.
Gli ambienti più a rischio sono le scuole, in cui i bambini trascorrono la maggior parte del loro tempo. Sono proprio loro i soggetti più esposti a causa di una minore percezione del pericolo.
I principali prodotti che contengono questo materiale nelle scuole sono i rivestimenti isolanti di tubazioni o caldaie e i pavimenti vinilici. Il tasso di pericolosità dipende dalla friabilità del materiale contenente amianto (MCA). Nel momento in cui viene accertata la sua presenza in un istituto scolastico, è necessario predisporre un piano di prevenzione. Verifiche periodiche e interventi di bonifica vengono avviati per l’eliminazione nella struttura. È il dirigente scolastico ad aver l’obbligo e la responsabilità di richiedere all’ente proprietario dell’immobile la verifica e il monitoraggio del rischio amianto.
Si tratta di un problema di estrema importanza che mette a rischio la salute dei bambini e dei dipendenti delle strutture scolastiche.