Colpi decisi sul volto che provochino segni evidenti, come graffi o lividi, in modo da sembrare “più duri”. Sembra il rito d’iniziazione di un gruppo criminale, invece è la nuova challenge Tik-tok che sta spopolando tra i giovanissimi. “Cicatrici francesi”: questo il nome della pericolosa moda che sta investendo alcune scuole bolognesi, come l’Istituto Compensivo Molinella. Il riferimento è diretto allo stile degli esponenti della malavita francese.
Sulla piattaforma social cinese sono centinaia i video tutorial che mostrano come autoinfliggersi le tumefazioni, usando semplicemente le dita e stringendo la pelle fino a provocare i segni. I genitori, così come i docenti, si dicono preoccupati e allarmati. Sul fatto indagano i carabinieri della Compagnia di Molinella.
L’allarme dalla scuola
A lanciare l’allarme Maria Masini, Preside dell’I.C. Molinella, qualche giorno fa. In base alle ricostruzioni, gli insegnanti avrebbero cominciato a riscontrare sul volto di alcuni ragazzi lividi che possono essere ricondotti a «una challenge TikTok denominata ‘cicatrice francese’». Di qui la richiesta: «Cogliamo l’occasione per invitare tutti i genitori a monitorare i contenuti dei social – precisa la dirigente scolastica in una nota – e ad affiancare i propri ragazzi per contenere inutili o pericolosi gesti di emulazione».
Sfide social “da horror”: la Blue Whale
Purtroppo, non è la prima volta che una “sfida digitale” finisce per avere effetti preoccupanti sui ragazzini. Ad aprire il trend dell’orrore fu la Blue Whale Challenge, risalente al 2016: il “gioco” consisteva in diverse sfide che nel giro di cinquanta giorni spingevano al suicidio gli utenti che decidevano di seguirla. Dopo la morte di un bambino a Livorno, i giornali italiani ripresero l’argomento per diverso tempo, creando un vero e proprio caso mediatico.
Jonathan Galindo: un invito all’autolesionismo
Altra challenge Tik-tok fu quella di Jonathan Galindo, il terrificante uomo col cappuccio nero e con il viso simile a quello di “Pippo”. Il macabro personaggio spingeva i giovanissimi, anche in questo caso, a cimentarsi in sfide di crescente pericolosità, fino ad arrivare al gesto estremo di togliersi la vita o di uccidere una persona cara. Anche in questo caso in Italia ci fu una vittima: un undicenne di Napoli.