Crans Montana, morto uno degli sciatori travolti dalla valanga

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È morto nella notte uno dei quattro sciatori travolti nella valanga di ieri su una pista da sci a Crans Montana, in Svizzera. L’uomo, un pattugliatore di pista francese di 34 anni secondo quanto riporta Reuters UK, era rimasto coinvolto insieme ad un’altra decina di persone nella slavina che verso le 14,15 si era riversata sul percorso sciistico del Kandahar, sotto la cima del Plaine-Morte, a quasi 3mila metri di altezza.

I circa 240 soccorritori giunti sul posto sono stati impegnati nella ricerca degli sciatori fino alle prime ore della mattina ed avevano estratto quattro persone da sotto la massa di neve trasportandole subito in ospedale. Ma mentre tre risultano solo, “semplicemente” feriti, al bilancio finale si aggiunge così un morto.

Quel giorno il tempo era eccellente, una giornata di sole senza nubi, e forse proprio il caldo ha favorito il distacco della neve. Il pericolo di valanghe era considerato limitato, 2 su 5 nella scala di rischio. La slavina ha ricoperto circa 400 metri di tracciato con neve compatta e spessa oltre 2 metri. Questo fine settimana peraltro, la stazione ospiterà le gare femminili della Coppa del Mondo di Sci.

L’evento è stato ripreso da uno sciatore che aveva montato una telecamera sul casco. Nelle immagini si vede la massa di neve che “insegue” gli sciatori sulla pista. Alcuni scappano sciando a valle, altri invece vengono travolti. Tra questi, evidentemente, anche la vittima.

 

Intanto la polizia del cantone Vallese, ha precisato su Twitter che «le ricerche durate tutta la notte sono state interrotte questa mattina. Riprenderanno se la situazione lo esige. Al momento nessuna scomparsa è stata segnalata». La procura ha aperto un’inchiesta per stabilire le cause esatte della valanga che ha travolto gli sciatori in pista.

Niccolò Bellugi

Senese, laureato in Scienze Politiche. Da toscano capita che aspiri qualche consonante, ma sulla "c" ci tengo particolarmente: Niccolò, non Nicolò. La mia è una sfida: mascherare il mio dialetto originario per poter lavorare in televisione o radio. Magari parlando di Sport. Ma tutto sommato va bene anche un giornale, lì non ho cadenze di cui preoccuparmi.

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