Cos’è la “goccia fredda”, il ciclone che sta ritardando l’estate al Nord Italia

Giornate soleggiate e alte temperature sono ancora un miraggio al Nord Italia. Pur trovandoci a giugno inoltrato, infatti, le piogge e il meteo instabile suggeriscono tutt’altro che l’inizio della bella stagione. La causa è la “goccia fredda” d’Islanda, una perturbazione che si sta spostando lungo la zona centrale del Mediterraneo, che favorisce temperature al di sotto della media.

Il ciclone, al momento, appare bloccato tra la Corsica e l’Appennino settentrionale con massime al Nord non oltre i 20°C. Si tratta di un’ondata di aria polare proveniente dall’Islanda, che ha causato maltempo a partire da domenica 23 giugno. Questo fenomeno, si verifica quando l’aria fredda, densa e pesante in alta quota sovrasta l’aria più calda e leggera al suolo.

Il ciclone e i danni in Emilia Romagna

Questo crea un contrasto termodinamico che rimane intrappolato in un campo di alta pressione. La “goccia fredda” deve il suo nome alla forma circolare che assume nelle mappe meteorologiche, somigliando a una goccia. Questo ciclone con aria polare in quota è responsabile delle forti piogge attuali, in particolare in Emilia Romagna, dove è stata diramata un’allerta meteo arancione.

Sale il bilancio dei danni legati al maltempo

Nel frattempo, nella regione sale il bilancio dei danni legati al maltempo. C’è anche una vittima: si tratta di un 85enne morto a causa dell’esondazione del torrente Termina. L’uomo sarebbe stato sorpreso dall’acqua fuori da casa sua e non sarebbe riuscito a mettersi in salvo. Il suo corpo è stato recuperato dai Vigili del fuoco intorno alle 20 del 25 giugno a lido Valtermina, nel comune di Traversetolo.

Il maltempo ha provocato l’esondazione di torrenti e canali, causando l’improvvisa piena dei fiumi dall’Appennino alla pianura tra Modena e Piacenza, con un’allerta rossa in vigore. Gli abitanti delle zone vicine ai corsi d’acqua sono preoccupati e le casse di espansione sono state aperte. Frane e smottamenti hanno interrotto decine di strade in collina e montagna, mentre ai piani bassi delle abitazioni si sono registrati allagamenti e piccoli ponti sono crollati. A Langhirano e Mulazzano (Parma), diverse famiglie sono state evacuate e soccorse dai vigili del fuoco con i gommoni a causa dell’invasione dell’acqua nelle case. Situazioni simili si sono verificate a Campogalliano (Modena) e ieri a Pavullo, sempre nell’Appennino modenese, dove gran parte del centro è finita sott’acqua.

Sara Leombruno

Nata e cresciuta a Napoli, prediligo scrivere di cronaca e spettacolo. Amo le storie e percepire emozioni in chi me le racconta.

No Comments Yet

Leave a Reply