Corruzione Ortomercato di Milano: arrestato ex direttore generale Sogemi

Sono tre le persone arrestate e finite ai domiciliari per tangenti nell’inchiesta sulla corruzione all’Ortomercato di Milano. Si tratta di Stefano Zani – ex direttore generale della Sogemi, la società che, per conto del Comune che la controlla al 99%, gestisce tutti i mercati agroalimentari all’ingrosso della città – dell’imprenditore Giorgio Gnoli, amministratore della Ageas Impresa Consortile Lombarda srl, e Vincenzo Manco.

Gli ultimi due risultano indagati anche per istigazione alla corruzione nei confronti di un ispettore dell’Ortomercato, addetto al controllo delle cooperative di facchinaggio. Gnoli e Manco avrebbero infatti tentato di convincere il supervisore con offerte e promesse di denaro, ma al suo rifiuto sarebbero passati alle minacce, recapitando all’ispettore una busta contenente proiettile e una lettera minatoria.

Dalla denuncia del sovrintendente, avvenuta nel gennaio 2018, sono partite le indagini che hanno permesso di scoprire un sistema di corruzioni radicato gestito dagli amministratori occulti di un consorzio concessionario di servizio in cambio di un trattamento privilegiato «in totale violazione delle normative in materia di evidenza pubblica e di concorrenza».

L’allora Direttore generale della Sogemi, Stefano Zani, a fronte di una costante dazione di denaro e di utilità di vario genere, avrebbe consentito a Gnoli e Manco di acquisire le commesse di facchinaggio in violazione delle norme in materia di appalti e ha ripetutamente ridotto le sanzioni inflitte all’Ageas e alle sue consociate.

L’inchiesta relativa alla presunta corruzione e turbativa d’asta, che coinvolgeva Zani e i suoi rapporti con Ageas, era nota da tempo e il presidente di Sogemi, Cesare Ferrero, aveva deciso di ridimensionare il suo ruolo all’interno della società. «La società non è indagata, il procedimento è personale a carico del dottor Zani – sottolinea lo stesso Ferrero -, stiamo collaborando da tempo in modo costruttivo con la questura e siamo profondamente dispiaciuti del fatto che ogni volta proviamo a fare un passo avanti per costruire una nuova immagine dell’Ortomercato ci siano situazioni che ci riportano indietro».

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