Dai casi Scilipoti, De Gregorio e Razzi per arrivare alle adesioni dei pentastellati alla Lega.
Il cambio di casacca in Italia ha da sempre creato polemiche, scontri e a volte persino inchieste giudiziarie. Gli ultimi parlamentari a entrare nel tritacarne mediatico sono del Movimento 5 Stelle: parliamo infatti dei senatori Ugo Grassi, Stefano Lucidi e Francesco Urraro, che hanno annunciato il loro passaggio tra le file della Lega.
La Lega ringrazia
Scelta, ovviamente, accolta positivamente dal leader leghista Matteo Salvini. «Porte aperte per chi – sottolinea in una nota il Carroccio – con coerenza, competenza e serietà, ha idee positive per l’Italia e non è succube del Pd».
Una maggioranza giallorossa, quindi, che perde pezzi, per «l’assenza di una programmazione nella gestione delle crisi», scrive in una lettera Ugo Grassi, che ha formalizzato l’addio al M5S.
E’ grande l’entusiasmo dei fuoriusciti pentastellati che vedono nella Lega una nuova opportunità per portare avanti i loro obiettivi politici: «L’impossibilità di intervenire sulle ragioni strutturali della giustizia e sulle necessarie e non più rinviabili riforme nel settore mi ha indotto ad iniziare questo percorso con la Lega, con cui si era avviata una proficua interlocuzione sui temi», dichiara l’ormai ex grillino Urraro.
La reazione dei pentastellati
Infuriato, invece, il leader politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, che paragona il passaggio dei suoi ex Senatori alla Lega ad una compravendita: «Dicano quanto costa al kg un senatore per la Lega. Questa è la solita dinamica dei voltagabbana degli ultimi 20 anni e che noi, come M5S, abbiamo sempre combattuto. – aggiunge Di Maio – Evitino di utilizzare una cosa non vera come il Mes: consegnino una bella lettera al Presidente del Senato e dicano semplicemente che vogliono cambiare casacca e tradire il mandato che i cittadini gli hanno dato. Ma vadano a casa, altrimenti a quella lettera alleghino ancheun listino prezzi sul mercato delle vacche».
Non solo Lega-M5S
Durissima quindi la reazione della maggioranza, che però non vede solo partenze ma anche arrivi, dato che un deputato di Forza Italia è passato a Italia Viva. Si parla di Davide Bendinelli, l’ex coordinatore regionale di Forza Italia in Veneto. Una nuova stagione di trasformismo quindi, che rischia di modificare i numeri del Conte Bis.