Congo, uccisi in un attentato l’ambasciatore italiano e un carabiniere

L’ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere della sua scorta Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo sono rimasti uccisi oggi, 22 febbraio, in un attentato nella Repubblica Democratica del Congo.
Secondo i ranger che sorvegliano il Parco nazionale dei Virunga, l’attacco è avvenuto intorno alle 10 di questa mattina (ore 9 italiane) e sembrerebbe un “tentativo di rapimento” finito male. Stando a quanto riportato dall’AFP, l’ambasciatore è stato raggiunto più volte dai proiettili degli aggressori ed è poi morto in seguito alle ferite riportate.

La vettura con a bordo i due italiani faceva parte di un convoglio della Monusco, la missione Onu per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo. Il veicolo stava percorrendo la strada da Bukavu a Goma nella regione del Nord-Kivu, zona ricca di risorse minerarie e contesa da decine di gruppi armati.


Il tragitto completo che avrebbe dovuto compiere il convoglio delle Nazioni Unite

Attanasio era diretto a Goma per controllare lo stato del programma di distribuzione di cibo nelle scuole della città. Nelle due auto del World Food Programme viaggiavano sette persone, tra cui il Capo Delegazione Ue.
La strada dove è avvenuto l’agguato era stata giudicata sicura e per questo i diplomatici viaggiavano senza scorta.

Dopo i primi spari, i ranger di Virunga sono intervenuti sul luogo dell’agguato e nello scontro a fuoco che ne è conseguito hanno perso la vita l’ambasciatore Luca Attanasio e l’autista Mustapha Milambo. L’appuntato Vittorio Iacovacci è stato in un primo momento sequestrato dagli attentatori e poi ucciso durante la loro fuga. Il militare aveva trent’anni ed era addetto specializzato alla protezione e scorta di personale sensibile.

Chi era l’ambasciatore italiano Luca Attanasio

Nato in provincia di Varese, avrebbe compiuto 44 anni a maggio. Luca Attanasio era uno dei più giovani diplomatici italiani nel mondo e nel 2017 era stato nominato capo missione nella Repubblica Democratica del Congo, dove stava portando a termine numerosi progetti umanitari a fianco dei circa mille cittadini italiani attualmente residenti nel paese.


Luca Attanasio intervistato nel 2018 a “Propaganda Live”.

Laureato alla Bocconi in economia aziendale nel 2001, appena tre anni più tardi viene nominato Segretario di legazione. Un’ascesa rapida che lo porta nel 2006 a ricoprire il ruolo di segretario commerciale a Berna e nel 2010 al trasferimento a Casablanca, in Marocco, con funzioni di Console.

È qui che sposa Zakia Seddiki, presidente e fondatrice di ‘Mama Sofia’, organizzazione no-profit che si occupa della gestione di difficoltà gravi proprio nella repubblica centrafricana. Lo scorso ottobre avevano condiviso la vittoria del premio Internazionale ‘Nassiriya per la Pace’. Attanasio lascia tre figlie piccole.

Le reazioni

E’ stato unanime il cordoglio del mondo politico e istituzionale italiano. «Stiamo attivando tutte le istituzioni competenti per arrivare alla verità». Queste le parole del ministro degli esteri Luigi Di Maio, rientrato d’urgenza da Bruxelles dove si trovava per presenziare ad un incontro con i suoi omologhi europei.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato di «vile attacco» e ha espresso il proprio cordoglio «per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali nella Repubblica Democratica del Congo». Il neo presidente del consiglio Mario Draghi e il governo «si stringono ai familiari, ai colleghi della Farnesina e dell’Arma dei Carabinieri».

Nicola Bracci

Ha 25 anni. È nato e cresciuto a Pesaro e si è poi trasferito a Milano. Legge e scrive di tematiche sociali e geopolitica per interesse, di sport per passione. Ora al quotidiano Domani.

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