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Con il 64,5% di share, anche la seconda di Sanremo è da record

Non era un abbaglio. La seconda serata della 75° edizione del Festival di Sanremo registra il 64,5% di share – dato che riguarda il total audience – per una media di 11.700.000 milioni di telespettatori incollati allo schermo. Si passa dalla star energy di Damiano David alla spontaneità pura di Bianca Balti. Dal caos divertente di Cristiano Malgioglio alla comicità consapevole di Nino Frassica. A questo giro, a votare sono il pubblico e le radio. Ecco gli highlights della seconda tappa della kermesse.

I numeri

Il dato medio di spettatori è in leggero calo rispetto alla prima serata, ma si tratta di un’involuzione comune negli ascolti del Festival. Che quasi ogni anno registrano una diminuzione nel corso della seconda sera. Oltre alla media di 11.7 milioni di telespettatori – pari al 64.5% di share – secondo TvBlog la seconda serata ha registrato nel segmento Sanremo Start (20:41-21:10) 12.244.000 telespettatori per uno share del 50,27%. Nella prima parte (21:16-23:28) 14.848.000 spettatori con uno share del 63,62%. Mentre nella seconda parte 7.553.000 spettatori pari al 67,20%

Carlo Conti con i coconduttori di Sanremo 2025

Se si considera invece la sola fruzione televisiva, – senza i cosiddetti small screen, ovvero pc, tablet e smartphone, e pure gli ascolti VOD (video on demand) e le visioni TSV (Time Shifted Viewing) – i dati sono questi: 12.008.000 telespettatori e share del 50% nel segmento Sanremo Start. 14.437.000 spettatori per uno share del 63,22% nella prima parte. 7.287.000 spettatori e share del 66,72% nella seconda parte. La media è di 11.410.000 spettatori, per il 64,1% di share, dato comunque migliore rispetto all’ultima edizione condotta da Amadeus. Lo scorso anno, infatti, la seconda serata era stata seguita in televisione da 10.361.000 spettatori con il 60,1% di share.

LA GARA DEI GIOVANI

La gara stavolta parte dai giovani. E a sfidarsi sono i semifinalisti della categoria Nuove Proposte. Cominciano Alex Wyse vs Lil Jolie e Vale LP. Alex porta la sua “Rockstar” e punta tutto sulla voce. La canzone è solida e la resa è potente. Le due invece presentano “Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore“. Che tira in ballo il tema del consenso nei rapporti sessuali tra le persone, e denuncia ogni forma di abuso e violenza. Sul finale dell’esibizione entrano in scena due cartelloni. Testo nero su sfondo giallo acceso. Il messaggio è coerente con il testo della canzone, e l’intenzione di denuncia sociale è chiara: “Se io non voglio, tu non puoi“. Scritto in maiuscolo.

Il messaggio antiviolenza di Lil Jolie e Vale LP sul palco dell’Ariston

Passa il turno Alex, che accede alla finale di venerdì sera. Subito dopo, è la volta di Maria Tomba in sfida con Settembre. Maria è esplosiva con la sua “Goodbye (voglio good vibes)“, ma a spuntarla è Settembre. Che incanta l’Ariston con il graffio della sua “Vertebre“. La finale aspetta anche lui.

Il duello di stile tra Balti e Malgioglio

Catalizzatori d’attenzione Bianca Balti e Cristiano Malgioglio, che a suon di strass e strascichi kilometrici si sono sfidati giocosamente in una gara di stile. Un duello mondano che Balti inaugura indossando un abito di piume creato appositamente per lei da Alessandro Michele, direttore creativo di Maison Valentino.

Gli abiti di Bianca Balti alla coconduzione di Sanremo

La sfilata continua con tre cambi d’abito nel corso della sera. Il secondo in ordine d’uscita è un modello a sirena di un intenso blu notte, firmato Armani. Il terzo abito (il secondo nella foto), creazione di Fendi, gioca con la trasparenza e con un raffinato ricamo di strass. E infine il quarto, di Roberto Cavalli, che mostra la cicatrice dell’intervento a cui si è sottoposta Balti lo scorso settembre per l’asportazione del tumore ovarico. Bianca Balti è la luce della serata. Fin dal primo minuto in scena, lascia che a parlare siano la sua spontaneità e genuinità. Tenendo lontana l’attenzione dalla malattia che sta attraversando, ma senza nasconderla.

Lo strascico di 53 metri dell’abito indossato da Cristiano Malgioglio a Sanremo

La coconduzione di Cristiano Malgioglio, invece, porta tutto il caos divertente per cui l’artista è già conosciuto e amato. Gioca con Conti per tutta la durata della diretta. E in uno scambio col conduttore, lascia emergere la sua gratitudine per essere stato invitato a partecipare a questa edizione. Malgioglio fa Malgioglio. E grazie alla complicità con i suoi colleghi, funziona.

La star energy di Damiano David
Damiano David omaggia Lucio Dalla insieme al piccolo Vittorio

Damiano David è di nuovo a Sanremo, a distanza di 4 anni dalla vittoria insieme ai Maneskin con “Zitti e Buoni”, in piena pandemia. Questa volta è solo: deciso a dare continuità al suo recente progetto da solista. Prima omaggia Lucio Dalla cantando “Felicità”. Accompagnato sul palco dal cameo dell’attore Alessandro Borghi e dalla presenza di Vittorio, un bimbo di dieci anni che, secondo alcuni rumors in rete, sarebbe il nipote di Alessandro Borghi, o forse il figlio di una coppia di amici dell’attore.

Damiano David canta “Born with a broken heart” sul palco dell’Ariston

Poi, quando torna sul palco, l’artista romano cambia registro e scuote l’Ariston con il suo successo internazionale “Born with a broken heart“. L’esibizione è colorata ed esplosiva, e Damiano si scatena destreggiandosi tra le numerose decorazioni floreali allestite sul palco. Ma si sa, a Sanremo, i fiori non possono mancare.

La top 5 per pubblico e radio

La classifica provvisoria del televoto e delle giurie radio regala qualche novità rispetto alla prima sera. Tra i quindici artisti che si sono esibiti, in vetta al termine della serata ci sono Giorgia, Simone Cristicchi, Fedez, Achille Lauro e Lucio Corsi.

La top 5 in ordine sparso secondo il televoto e le radio

La competizione è ancora tutta aperta, ma questo secondo appuntamento regala qualche insight in più per mettere sul piatto i primi pronostici. Complessivamente, tutti cantano meglio. Tutti sono più sicuri e controllati. La precisione di Giorgia continua ad ammaliare. La standing ovation per Cristicchi fa tremare l’Ariston. La mano di Fedez invece non trema più, o comunque di meno rispetto al debutto. E il sentiment social per lui sembra essere positivo. Achille Lauro serve classe e stile, mentre Lucio Corsi conquista nuovi consensi col suo inno all’essere – forse – tutti un pochino “sfigati” senza dovercene preoccupare troppo.

 

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