Cina, 15 morti per un’esplosione in una miniera di carbone

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15 persone sono morte in un’esplosione in una miniera di carbone dello Shanxi, nella Cina nordorientale. Secondo quanto riportato dall’agenzia Xinhua, la deflagrazione avrebbe causato il ferimento di altri 9 lavoratori, di cui 5 sono stati trasferiti d’urgenza in ospedale e versano tuttora in gravi condizioni.

L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di lunedì nella contea di Pingyao. Stando alle ricostruzioni della Shanxi Administration of Coal Mine Safety, erano 35 i minatori nel tunnel al momento dello scoppio, causato presumibilmente da una fuoriuscita di gas: tra questi, solo 11 sarebbero riusciti a fuggire illesi.

I lavori all’interno della miniera erano gestiti dallo Shangxi Pingyao Fengyan Coal & Coke Group Co. Non si tratta del primo incidente sul lavoro che avviene in Cina: il settore minerario è spesso soggetto a episodi di questa natura, in molti casi dettati dagli scarsi livelli di sicurezza adottati nell’industria.

Nel dicembre 2018, 7 persone avevano perso la vita in un tunnel nel comune di Chongqing in seguito allo scollegamento di un cassone minerario. Due mesi prima, 21 minatori erano morti a causa di un crollo nella provincia orientale dello Shandong. Nel 2016, il bilancio fu di ben 59 vittime, provocate da due esplosioni in altrettante miniere di carbone nella regione della Mongolia interna e nella provincia di Heilongjiang.

Il settore minerario cinese ha detenuto per anni un primato negativo, nonostante gli sforzi governativi volti a diminuire i morti sul lavoro. La domanda di carbone in continua crescita costringe i lavoratori a turni massacranti e all’apertura frettolosa di nuove gallerie, spesso senza il rispetto della legislazione sulla sicurezza. «Tornano umani solo quando risalgono in superficie», recita un detto cinese sui minatori.

Persone che rischiano la vita per una cifra che va dai 10€ ai 20€ al giorno. È un’altra delle grandi spaccature della Cina, che alla scintillante skyline di Shangai contrappone i fuligginosi volti di milioni di lavoratori. Spesso, per le famiglie contadine che non vogliono trasferirsi nelle metropoli, la cruda realtà della miniera è l’unica forma di sostentamento.

Ivan Casati

Nasco nel marketing e mi riscopro nel giornalismo, sempre con un unico, grande filo conduttore: la mia passione per lo sport. Il mio sogno è raccontarlo, con la penna e con la voce.

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