“Chomsky è morto!”: non è vero, è stato dimesso dall’ospedale

«No, è falso». Così Valeria Wasserman smentisce la fake news sulla morte del marito, il filosofo e linguista statunitense Noam Chomsky. Una frase secca e didascalica, in risposta a un’e-mail dell’Associated Press. La notizia era circolata martedì 18 giugno su X e riportata anche da alcuni media.

Proprio martedì, l’intellettuale 95enne è stato dimesso dall’ospedale brasiliano in cui era ricoverato a seguito di un ictus che l’aveva colpito a giugno dello scorso anno.

La fake news sul decesso di Chomsky

La notizia sulla falsa morte del filosofo era apparsa in trend su X e riportata nei necrologi di diverse testate internazionali. La rivista britannica di sinistra The New Statesman aveva pubblicato un saggio, poi rimosso, di Yanis Varoufakis, ex ministro delle Finanze greco. Anche il magazine della sinistra americana Jacobin aveva scritto un articolo dal titolo “Ricordiamo Noam Chomsky, l’intellettuale e il gigante della moralità”, poi cambiato in “Celebriamo Noam Chomsky”.

Anche diversi media brasiliani hanno ripreso la fake news. Tra questi, anche il sito Diário do Centro do Mundo, che ha annunciato il decesso in un pezzo poi cancellato e sostituito con una rettifica.

Il ricovero a San Paolo

Chomsky era ricoverato all’ospedale Beneficência Portuguesa di San Paolo, in Brasile, Paese d’origine della moglie. Come ha fatto sapere la clinica, è stato dimesso martedì per continuare le cure a casa. L’intellettuale, secondo quanto riporta il quotidiano brasiliano Folha de S.Paulo, ha difficoltà a parlare e il lato destro del corpo paralizzato.

Chomsky insieme alla moglie Valeria Wasserman. I due sono sposati dal 2014 e dal 2015 risiedono a San Paolo, in Brasile

Dopo essere stato seguito da diversi dottori negli Stati Uniti senza prospettive di guarigione, la moglie Valeria ha contattato altri medici, alcuni dei quali in Brasile. I coniugi Chomsky si sono quindi trasferiti a San Paolo, dove il linguista è stato sottoposto a un nuovo trattamento specifico. Prima in terapia intensiva, visitato quotidianamente da un neurologo, un logopedista e uno pneumologo, poi in un reparto regolare.

Fra studi linguistici e attivismo politico

Noto per gli studi linguistici e per l’attivismo politico nella sinistra radicale, Chomsky è conosciuto per la sua posizione critica nei confronti della politica estera statunitense. Professore emerito del Massachusetts Institute of Technology, nel 2017 ha cominciato a insegnare anche al College of Social & Behavioral Sciences dell’Università dell’Arizona.

Come analista di politica internazionale, ha scritto quattro libri su Israele, trattandone i conflitti, i governi e le aggressioni contro la Palestina. Nonostante la conoscenza del tema, a causa delle sue condizioni di salute non ha mai rilasciato dichiarazioni sull’attacco di Hamas del 7 ottobre e le successive vicende che hanno coinvolto la Striscia di Gaza.

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