Chiara Ferragni incontra Liliana Segre: insieme al Memoriale della Shoah

Liliana Segre ha ricevuto a casa Chiara Ferragni, nel salotto dove la senatrice accoglie le persone più care.

L’incontro

«Dopo le nostre chiacchierate telefoniche, oggi ho avuto il piacere di conoscere di persona la Senatrice Liliana Segre. La sua storia e la sua determinazione mi hanno molto colpito», ha dichiarato Chiara Ferragni. Accolta nella casa di Segre, l’influencer, che conta più di 27 milioni di followers, ha pubblicato su Instagram una foto che le immortala sedute sul divano blu dell’abitazione della senatrice. L’incontro è avvenuto dopo che Liliana Segre aveva invitato l’imprenditrice digitale in Stazione Centrale, per mostrarle il Binario 21, da cui partivano ebrei e deportati politici che, in breve tempo, sarebbero finiti ai campi di sterminio.

 

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La visita al Memoriale
Liliana Segre

La visita è prevista per l’autunno, quando Liliana Segre tornerà dalle vacanze a Pesaro, che inizieranno quando terminerà gli impegni pubblici al Memoriale della Shoah. L’incontro con Ferragni è avvenuto prima di un convegno della polizia e del Viminale prorprio al Memoriale di piazza Safra, slargo di via Ferrante Aporti. A margine del convegno, a cui ha partecipato anche la ministra Luciana Lamorgese, Segre aveva detto sorridendo: «Con la Ferragni tutto procede». Non è scesa in ulteriori dettagli, dato che il compito di rendere noto l’incontro delle due donne spettava all’influencer.

«Io, la più anziana d’Italia ad avere la scorta»
Liliana Segre e Luciana Lamorgese

Liliana Segre, mentre Ferragni pubblicava la notizia del loro incontro, ha raccontato le discriminazioni subìte quando era bambina, dato che il convegno era dedicato proprio a questo tema. «Io ho provato cosa vuol dire essere una reietta e in un certo senso sono ancora vittima dell’odio dei leoni da tastiera, tanto che la mia carissima amica ministro Lamorgese circa tre anni fa mi ha imposto la scorta», ha affermato la senatrice a vita. «Ancora oggi mi odiano e mi vorrebbero morta, anche se in realtà non dovranno aspettare tanto, avendo io quasi 92 anni».

Andrea Achille Dell'Oro

Lecco, classe '98. Provinciale all'anagrafe, cosmopolita e poliglotta per vocazione. Di formazione classica, mi laureo con lode in lingue e letterature straniere (portoghese e russo) con una tesi sul cinema sovietico. Cultore della storia contemporanea e della letteratura greca, ossessionato dalla italo-disco e dall'estetica anni '80, slavista con una predilezione per l'architettura brutalista dell'URSS. Scrivo di attualità, politica, cronaca nera, musica e moda. Sogno di diventare un giornalista televisivo.

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