
È cresciuto sui campi da tennis più prestigiosi del mondo, guardando giocare Roberta Vinci. Federico Cinà, 17 anni, figlio di Francesco Cinà, coach-mentore della campionessa azzurra, oggi quei campi ha l’occasione di calcarli. N.441 al mondo, la giovane promessa del tennis italiano ha ricevuto una wild card, un invito concesso dagli organizzatori per entrare direttamente nel tabellone principale del Masters 1000 di Miami, al via mercoledì 19 marzo.
Genesi del successo
«Il mio ultimo desiderio professionale è portare in alto un giovane, se sarà mio figlio tanto meglio». Rivelò Cinà mentre seguiva Roberta Vinci in giro per il mondo. Anni dopo, il suo sogno sta diventando realtà proprio grazie al figlio Federico, immancabile accompagnatore nelle trasferte del padre, insieme alla mamma Susanna e alla sorella Giulia. “Pallino“, per gli amici e la famiglia, si sta facendo notare.
Originario di Palermo, il classe 2007 ha infatti vinto il suo primo titolo ITF professionistico lo scorso settembre a Buzau, in Romania. Successo replicato a inizio marzo quando ha vinto il torneo di Sharm El Sheikh, battendo l’americano Martin Damm, numero 505 del mondo.
Cinà ha poi confermato il suo talento raggiungendo nei giorni scorsi la sua prima finale Challenger a Hersonissos, in Grecia, dove ha sconfitto in semifinale l’ex n.14 al mondo, Aslan Karatsev, con un netto 6-4, 6-2. Un risultato che lo ha reso il primo tennista nato nel 2007 a disputare una finale a questo livello e che gli ha permesso di scalare la classifica fino alla posizione numero 441 ATP. Una scalata già iniziata nel 2024, quando è avanzato di più di 1300 posizioni in classifica.
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Tutti parlano di Cinà
Una finale Challenger prima dei 18 anni, esattamente come Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Ed ecco che si inizia a parlare di lui come del nuovo golden boy del tennis italiano. È da anni che Cinà si porta sulle spalle il peso dell’etichetta “predestinato”, ma non ha paura di sognare. Dice di ispirarsi a Novak Djokovic e di puntare a diventare il numero uno.
Il giovane si è allenato presso la prestigiosa Mouratoglou Tennis Academy, dove ha avuto modo di confrontarsi con campioni del calibro di Daniil Medvedev. Inoltre, ha partecipato come sparring partner agli Internazionali BNL d’Italia, allenandosi con giocatori come Carlos Alcaraz, Stefanos Tsitsipas e Casper Ruud. Esperienze fondamentali per la sua crescita tecnica e mentale, che lo hanno reso sempre più consapevole delle proprie potenzialità.
Ora il Miami Open rappresenta il banco di prova più importante della sua carriera. Il suo debutto ATP, entrando dalla porta principale: il main draw. Un’occasione per misurarsi con i migliori in assoluto e dimostrare che il talento di cui tanto si parla è pronto a brillare anche nei tornei più prestigiosi. La strada è quella giusta. La wild card ottenuta per Miami, oltre a essere un gradito regalo di compleanno – Cinà diventerà maggiorenne il 30 marzo – è anche testimonianza di come, nel settore, il suo talento non passi inosservato.