«Mi dite in quale parte del mondo mi trovo? Ormai è tutto finito, ho 64 anni, sono malato, sono cambiato». Sono queste le prime parole di Cesare Battisti. A riferirlo all’ANSA è l’ex parlamentare sardo Mauro Pili. L’ex militante dei Pac (Proletari Armati per il Comunismo) è arrivato ieri nel carcere di Massama, ad Oristano, dopo la cattura in Bolivia. Tra ieri e oggi ha svolto tutte le visite mediche, il colloquio con l’educatore ed ha incontrato il direttore del carcere.
L’ex terrorista ha anche conosciuto il suo avvocato difensore, Davide Steccanella, il penalista milanese esperto di terrorismo rosso e degli anni di piombo sui quali ha scritto diversi libri e noto per aver difeso l’ex boss della Comasina Renato Vallanzasca e aiutato nella sua richiesta di riabilitazione l’ex terrorista di Prima Linea, Mario Ferrandi.
Battisti ha trascorso la prima notte da solo nella cella del blocco As2, il circuito di massima sicurezza riservato ai terroristi, dove dovrà scontare l’ergastolo e sarà sottoposto per sei mesi ad isolamento diurno. Il carcere di Massama ha già ospitato noti terroristi. A luglio del 2017 infatti era stato trasferito nel penitenziario Massimo Carminati, coinvolto nell’inchiesta di “Mafia Capitale” e noto per essere stato militante nei Nuclei Armati Rivoluzionari (Nar).
«Se mio fratello parlasse, farebbe crollare la politica. Non hanno mai voluto che parlasse perché sono tutti compromessi», dichiara Vincenzo Battisti, il quale tiene a precisare che «per me Cesare non ha ammazzato nessuno. Non è colpevole bensì una vittima». A commentare quanto detto ci ha pensato il ministro Salvini, che in un tweet dichiara «Secondo il fratello di Battisti, il terrorista comunista è una “vittima” e io sarei un “fascista”. Che vergogna… Dovrebbe solo stare zitto, almeno per rispetto di tutte quelle persone che, per colpa di un assassino, hanno perso la vita».
Intanto dalla Francia, la portavoce della ministra della Giustizia, Nicole Belloubet, dichiara all’Ansa che non ci sono al momento domande di estradizione di altri rifugiati.